“Ora l’Eterno aveva preparato un grosso pesce perché inghiottisse Giona; e Giona fu nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.“ (Giona 2:1)
A volte il Signore fa cose, che noi non possiamo capire, ma è proprio in quei momenti, che la nostra fede viene rafforzata sapendo che tutto ciò che Dio permette è per il nostro bene!
In (Romani 8:28) è scritto: “Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.”
Ognuno di noi, nella propria vita… ha provato, o sta provando in qualche modo, la sanzione di sentirsi come chiuso… imprigionato… proprio come dentro il ventre di un grande pesce… da dove sembra impossibile potere uscire.
Ma non è così!
Giona, a causa della sua disubbidienza si trova prima in balia delle onde del mare, e poi nel ventre di in un grosso pesce… ma proprio, in quella situazione di imprigionamento:
“Giona pregò l’Eterno, il suo DIO, dal ventre del pesce e disse: «Nella mia sventura ho gridato all’Eterno ed egli mi ha risposto; dal grembo dello Sceol ho gridato e tu hai udito la mia voce. Mi hai gettato in un luogo profondo, nel cuore dei mari, la corrente mi ha circondato e tutti i tuoi flutti e le tue onde mi sono passati sopra. Allora ho detto: Sono stato scacciato dalla tua presenza. Eppure guarderò ancora verso il tuo santo tempio. Le acque mi hanno circondato fino all’anima, l’abisso mi ha avvolto, le alghe si sono avvolte intorno al mio capo. Sono disceso fino alle fondamenta dei monti, la terra chiuse le sue sbarre dietro a me per sempre, ma tu hai fatto risalire la mia vita dalla fossa, o Eterno, mio DIO.” (Giona 2:5 a 7)
Proprio quando la sua anima veniva meno… e le forze lo stavano abbandonando, Giona rivolge a Dio, questa bellissima preghiera:
“Quando la mia anima veniva meno dentro di me, mi sono ricordato dell’Eterno, e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo santo tempio. Quelli che riguardano alle vanità bugiarde abbandonano la fonte stessa della loro grazia. Ma io con voci di lode ti offrirò sacrifici e adempirò i voti che ho fatto. La salvezza appartiene all’Eterno». Allora l’Eterno parlò al pesce e il pesce vomitò Giona sull’asciutto. “(Giona 2: 8 a 11)
Giona conclude dicendo:” Ma io con voci di lode ti offrirò sacrifici e adempirò i voti che ho fatto.” (v.10)
Ma che cos’è un voto?
Il voto è una promessa solennemente formulata, in forza della quale un individuo o un gruppo s’impegnano davanti a Dio, di compiere una data azione.
Anche se a volte sembra che ce ne dimentichiamo… anche noi, il giorno che abbiamo accettato Gesù nel nostro cuore come nostro personale Salvatore ci siamo impegnati seriamente davanti a Dio per servirlo e onorarlo con la nostra vita.
Che il Signore ci aiuti a mantenere fede a questo importantissimo impegno, preso davanti a LUI!
A Dio sia la gloria!
Damaris Lerici | Notiziecristiane.com
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