Studiando spesso termini ebraici, la mente e il cuore “viaggia“ verso quel tremendo ricordo della 2’ guerra mondiale e della shoah, il cui significato del termine è “catastrofe”.
Questa giornata dedicata alla memoria di fine Gennaio, o quantomeno al tentativo di ricordare, deve purtroppo fare i conti con una diffusa cultura dell’amnesia.
Non solo gli ebrei, ma tanti i popoli e i cittadini inermi nel tempo che sono finiti vittima di interessi di vario genere, celati nel nome di una ideologia o di una fede. Nel “diversamente” concepito o percepito il dramma si rinnova quotidianamente, raggiungendo una nuova shoah quando l’altro diventa il nemico da combattere e sottoporre al proprio pensiero, se non addirittura da eliminare. Questo apre alla riflessione dei diversi colori politici, dei diversi modi e moti di pensiero, ed ahimè, senza tanti giri di parole, anche dei diversi aspetti, muri della religione.
Ogni filo spinato è corona di spine al capo e al cuore di ognuno. Ogni muro costruito è sconfitta del diritto a vivere e a sognare. Ogni sterminio è umiliante sconfitta di tutti.
Occorre sì allora rinnovare il doveroso esercizio della memoria accompagnandolo con cammini di collaborazione, sempre fonti di arricchimento nel confronto pacifico, ma risulta evidente quanto necessario deporre ogni interesse di parte.
L’umanità, ci riuscirà mai?
È una sfida a cui tutti siamo chiamati per costruire un presente ed futuro diverso, migliore.
Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com
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