Io e la mia famiglia ci trasferimmo in America quando avevo 17 anni, poi rientrati in Italia rincontrai un vecchio amico, che poi è diventato il mio attuale marito, con il quale ho convissuto per 15 anni.
In questo periodo il nostro rapporto ha attraversato diverse fasi, a volte particolarmente difficili tanto che eravamo sul punto di mollare tutto. Il vero problema era che entrambi eravamo alla ricerca di pace, ma pace non c’era: non avevamo Gesù nel cuore!
Nonostante le numerose difficoltà anche quel buio periodo della nostra vita passò e intanto, con l’andar del tempo, cresceva in modo sempre più pressante dentro in me il desiderio di diventare mamma; purtroppo però non riuscivo a rimanere incinta e allora iniziai a darmi da fare consultando diversi dottori e specialisti per cercar di capire come fare per riuscire a realizzare quel mio desiderio, ma alla fine del lungo girovagare tra medici e ospedali diversi, il responso clinico fu chiaro ed irrevocabile: per me sarebbe stato impossibile avere un figlio! Mi consigliarono dunque di ricorrere alla fecondazione assistita come ultima spiaggia.
Questa notizia coincise con un periodo di grande tristezza per la mia vita. Soffrivo moltissimo per questa mia condizione, mi sentivo insicura e complessata, me la prendevo con me stessa, provavo un un senso di rivalsa enorme per questa mia situazione.
Ero pronta a tutto, anche a donare la mia unica vita per avere un figlio; perciò non avevo timore nè del rischio che correvo, nè della terapia, nè dell’anestesia, insomma non mi sfiorava nemmeno l’inquietudine per la pratica della fecondazione e le sue conseguenze. Così ho affrontato questa sfida per due volte con due medici diversi. La prima fecondazione l’ho fatta nel 2003: tutto sembrava andare per il meglio, il medico mi illuse comunicandomi che tutto filava liscio e addirittura avrei portato in grembo ben tre gemelli! Una totale illusione! La realtà era tutt’altra,la risposta degli esami di controllo fu negativa e per me fu un gran fallimento. Mi sentii crollare il mondo addosso, la sconfitta e la delusione erano piombate su di me come un peso troppo grande che gravava sulle mie spalle, sentivo che non ce l’avrei fatta. Caddi in una profonda depressione,ma il mio chiodo fisso era sempre lo stesso: Volevo un figlio!
Non mi arresi mai e, dopo un anno riprovai con questa fecondazione da un dottore diverso il quale mi fece rifare tutti gli accertamenti cercando un’ altra strada che purtroppo non si trovò. I medici ribadirono il parere scientifico che per me era impossibile provare la gioia di una gravidanza,ma ancora una volta mi dissero di confidare nella fecondazione assistita, forse ce l’avrei fatta… Mi aggrappavo con tutta la convinzione possibile a quest’unica speranza confidando nell’uomo, ma purtroppo anche questa volta la risposta fu negativa.
Ricaddi nuovamente in depressione stavolta in uno stato ancora peggiore, anche se, grazie a Dio, mio marito mi dava forza e coraggio di andare avanti e di pensare che avremmo avuto una vita intera per avere un figlio.
Nell’ ottobre 2005 decidemmo di sposarci: ci fu grande gioia nella nostra vita, fu un giorno meraviglioso e di grande benedizione, tant’è vero che una scritta sulla torta nuziale testimoniava un’aria nuova, qualcosa di diverso che stava per iniziare. Oggi so che il piano di Dio per la mia vita era già iniziato e che nulla accade per caso. Quella torta riportava la scritta: “RAIMONDO E RAFFAELLA, DIO SARà LA NOSTRA GUIDA”.
Da quel giorno mi sentivo diversa, il fatto di avere una famiglia mia e di essermi sposata comportò una rinnovata soddisfazione per la mia vita, ma ciò alimentò ancora di più il desiderio di diventare mamma. Come detto da quel giorno è iniziato un sogno per me, era un desiderio grande quello di sposarmi.
Nella mia vita avevo avuto modo di vedere la gloria di Dio nella vita di mia mamma e proprio in quei giorni mi ricordai di ciò che Dio aveva fatto e dei miracoli grandi che Egli aveva già compiuto nella mia famiglia.
Intanto la mia vita fu messa alle strette dall’ansia che avevo di realizzare il mio sogno di diventare mamma; capii che non potevo piu confidare nell’aiuto dei medici, ma dentro di me non persi la speranza di avere un figlio. Fu proprio allora che riecheggiavano forti nella mia mente le Parole della Bibbia e il ricordo dei miracoli del Signore…si posso dire che in quei giorni cominciò a muoversi qualcosa dentro di me e allora iniziai a invocare il Nome del Signore chiedendo aiuto a Lui.
Mi destai e decisi di andare in chiesa per portare questa mia richiesta davanti al Signore. Nello stesso tempo portavo sulle spalle e nel cuore un grosso peso, era il peso del peccato e la tristezza della vita che avevo vissuto fino ad allora; avevo una forte angoscia, ero proprio a terra, ma gloria a Dio, il Signora da allora cominciò a sollevarmi! Ricordo un’esperienza particolare: sin da quando ero più piccola e mi recavo in chiesa, provavo una forte gioia e la convinzione che quando sarei morta sarei stata accolta tra le braccia di Gesù, in qualche modo mi sentivo protetta e sentivo la sua presenza. Ma il Signore mi diceva sempre: “Cercate prima il regno e la giustizia di Dio e tutte le altre cose vi saranno date in sopraggiunta…”. Andavo in chiesa perchè volevo che il Signore esaudisse la mia richiesta, ma cominciai a comprendere che la cosa più importante era la salvezza dell’anima mia; compresi che il Signore era interessato prima di tutto a donarmi una certezza per l’eternità, salvare la mia anima e perdonare i miei peccati. Avevo compreso che lo Spirito Santo doveva convincermi di peccato e portarmi a ravvedimento. Iniziai a innamorarmi del Signore e della sua presenza, ma non realizzavo la salvezza dell’anima. Il Signore fu fedele e sin da subito mise una promessa nel mio cuore attraverso l’esperienza di Anna mamma del profeta Samuele ( narrata nella Bibbia in I SAMUELE capitolo 1 ).
Iniziò per me un forte combattimento: il nemico tentò di atterrarmi in ogni modo, cercò di attaccarmi nella mente, mi sentivo senza forze, ma il Signore dimotrò la sua fedeltà tirandomi fuori da quella confusa situazione e donadndomi una grande vittoria.
Nell’estate 2006 mi recai per la prima volta al centro comunitario evangelico di Roccamonfina dove il Signore l’ultimo giorno di quel raduno, attraverso una profezia mi disse : “SARA TU L’ANNO PROSSIMO ABBRACCERAI UN FIGLIO” ( Il riferimento è all’episodio biblico di una donna, Sara moglie di Abraamo, sterile che in tarda età ricevette un Figlio grazie all’intervento miracoloso di Dio in adempimento alla sua promessa per Abraamo e la sua discendenza). In quella sera il Signore mi rinnovò la sua promessa e mise ancora di più in me la certezza che avrebbe realizzato la mia richiesta.
Il Signore è stato grande e fedele e dopo un anno… ho abbracciato una splendida bambina proprio come il Signore mi aveva promesso alla quale io e mio marito abbiamo messo il nome di Sara.
Dio è ordine, e per prima cosa ha messo ordine nella mia vita: Egli sapeva che ero in una condizione difficile, che prima di tutto la mia anima aveva bisogno di essere sollevata. Il Signore prima mi salvò e mi liberò dall’ansia, mise apposto ogni cosa nella mia vita e nella mia famiglia e quando ero veramente pronta, egli aveva preparato il terreno per manifestare la sua gloria esaudendo la mia preghiera, mettendo nel mio cuore la gioia e il ringrazimento: voglio dire che i tempi di Dio sono perfetti, tutto ciò che Egli fa è buono! Egli sa ciò che buono per noi sa quando e come intevenire. Dopo 17 anni di tentativi falliti, davanti al decreto inequivocabile dei medici che dicevano: “E’ IMPOSSIBILE”, Dio ha manifestato la sua gloria ed è stato fedele. Per il nostro Dio non esiste la parola “IMPOSSIBILE” perchè Egli è l’Iddio dei miracoli! Alleuiah!
Il Signore non si è fermato qui… Bramavo la salvezza di mio marito ed Egli ha esaudito anche questa preghiera. Ha salvato anche Lui e oggi posso dire che siamo una famiglia felice, appagata e benedetta dal Signore.
Il mio unico desiderio e quello della mia famiglia è servire il nostro Signore con tutto il nostro cuore e con tutte le nostre forze per testimoniare la sua gloria per sempre. Dio ci benedica.
Raffaella | Evangeliciaditorredelgreco.it/
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