Il giornalista comincia con l’ebreo ortodosso e chiede: se morisse all’istante, dove finirebbe e qual è la ragione della sua speranza? L’ortodosso replicherebbe: andrei in cielo! Amo e ubbidisco alla Torah, la legge di Dio. Ho camminato per la via dei giusti e le mie opere lo attestano.
L’intervistatore si rivolge al mussulmano con lo stesso interrogativo, e la risposta sarebbe: andrei in cielo, amo il Corano, ho seguito gli insegnamenti del più grande profeta di Allah. Ho fatto i miei pellegrinaggi santi, sono stato fedele nella preghiera e ho dato un aiuto ai poveri. Sono una persona religiosa!
Al medesimo interrogativo, il credente risponderebbe: Andrei in cielo! Poi con uno sguardo gioioso e allo stesso afflitto aggiungerebbe: mia madre mi ha concepito in peccato e sono stato generato nell’iniquita. Ho violato tutte le leggi di Dio e sono meritevole della condanna più severa!
Al che il giornalista lo interronpe ed esclama: non capisco la ragione della sua speranza. Comprendo l’ebreo ortodosso e ilmussulmano devoto. Andranno in cielo e staranno alla presenza di Dio in forza dei propri meriti e operato, ma lei afferma di esserne privo! Come può essere giusto davanti a Dio? Su che fonda la sua speranza?Il cristiano sorride e replica: la mia speranza di accesso alla presenza di Dio si basa sulla virtù e meriti di un altro, Gesù Cristo, mio Signore e Salvatore!
“tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.” Romani 3:23-24
I veri cristiani riconoscono che la loro salvazza è resa possibile solo e unicamente per i meriti di in altro: Gesù Cristo
La giustificazione è solo un atto della grazia di Dio che ci dichiara giusti per quello che Gesù Cristo ha fatto per noi morendo sulla croce per i nostri pecccati.
Prego che lo Spirito santo possa illuminare i nostri occhi affinché possiamo comprendere le ricchezze della grazia di Dio in Cristo Gesu! Amen
A Dio sia la gloria!
Davide Ravasio