Quando, appena quattro anni fa’ ci occupammo del cartone in oggetto, denunciando in chiave sociale e religiosa i danni associati alla visione del cartone fummo subito subissati dalle critiche più feroci, e definiti ridicoli, ottusi e bigotti soprattutto da chi crede di saper fare informazione evangelica (finendo nel giro di poco tempo a strizzare l’occhio a chiese e dottrine liberiste infarcite di modernismo ed ecumenismo). Oggi, che del cartone “Peppa Pig” se ne occupano i prestigiosi ricercatori della Harvard University tutto va bene! Ma andiamo avanti, perchè come ci insegna la parola di Dio, non vogliamo certo portare odio e rancore a chi ci ha denigrato, calunniato e beffeggiato, perché la parola d’ordine è perdono!
Il motivo che allora ci spinse ad occuparci di “Peppa Pig” è il perché Peppa Pig piace tanto ai bambini; quali segreti nasconde il cartone animato della famiglia di maiali con la faccia a forma di phon (o per i più smaliziati a forma di qualcos’altro…) e perché Peppa e George sono così tanto amati dai bambini e poco sopportati, più o meno bene, dai genitori.
Quattro anni fa’, come adesso, vi esortammo a fare attenzione a “questi” animali immondi; e in effetti di messaggi strani ce ne sono stati parecchi, ma l’attenzione che oggi vogliono focalizzare i ricercatori della Harvard University non è sui comprovati messaggi subliminali ma su quelli comportamentali, che danneggiano di certo i bambini. Infatti, già allora citammo alcuni esempi, dove in un episodio i protagonisti del cartone pianificano una gita al mare per fare il bagno, quindi è estate, ma di notte nevica, quindi è inverno. Poi, al mattino vanno al mare e fanno il bagno con la spiaggia coperta di neve. Ma un bambino come ne viene fuori vedendo un episodio del genere? Ma certamente quello che più inquieta è che Peppa Pig e il suo fratellino George amano rotolarsi nel fango. Certo, sono maiali! Ma qui c’è un altro messaggio comportamentale sbagliato. Far diventare i nostri piccoli alla stregua dei grandi degli anarco-insurrezionalisti, totalmente indifferenti all’autorità, instigando nelle loro giovani menti candide azioni proibite nel nostro vivere civile, quali appunto, disubbidire, lo sporcarsi nelle pozzanghere di fango o l’emettere potenti e fragorosi erutti come fa papà Pig. Ma di questo e di molto altro se ne è occupato l’articolo che segue! (NdR)
I ricercatori della prestigiosa Harvard University hanno condotto uno studio che mostra la relazione tra il cartone Peppa Pig e i casi di irregolarità di comportamento tra i bambini.
Gli psicologi avvertono circa l’influenza di Peppa Pig sul comportamento dei bambini e le conseguenze che può portare a seguito di un’assidua visione.
Dopo un successo che ha registrato vendite stratosferiche di prodotti e gadget di ogni forma genere; si è discusso molto sulla qualità dei caratteri dei personaggi del cartone per la formazione del carattere del bambino. Secondo questo studio, il design e i contenuti non è sano per il bambino.
Secondo lo studio, molto di ciò che è stato osservato nel comportamento dei bambini moderni come: capriccio, disprezzo, coping, l’insolenza, la disobbedienza ed altro, provengono dalle reazioni suscitate dopo la visione dei cartoni animati di Peppa Pig.
Peppa è scortese con i loro genitori, e questi sono estremamente permissivi. Prendiamo come esempio la scena in cui Peppa e suo fratello George rifiutano di riordinare la stanza; scena comune, non è vero? Sapete qual’è stata la reazione dei genitori? Hanno corrotto i bambini e non hanno dato maggiore attenzione al tema del rispetto e dell’ordine. Una volta pronto e il premio in mano, Peppa e suo fratello sono tornati a incasinare tutto da capo. Meraviglioso, non è vero?
Caratteristiche della personalità Peppa Pig
Secondo lo studio, i tratti di personalità in Peppa sono:
- sindrome di superiorità
- comportamento inappropriato
- Imposizione della sua volontà, ignorando il parere degli altri
- scherzo grossolano
- concorrenza sleale
- intolleranza
- La mancanza di rispetto
- invidia
- alterigia
- orgoglio
Molti genitori hanno vietato i loro figli di guardare il cartone animato, perché hanno visto che stavano copiando il comportamento di Peppa e George, allora è sempre interessante osservare i cambiamenti nel comportamento dei bambini e il loro rapporto con i disegni animati, soprattutto se si basano su atteggiamenti negativi come questi.
Circa l’80% del cervello si forma dai 3 anni di età in su’. I modelli mentali sono anche fortemente creati in quel momento. Le possibilità di copiare quello che vedono in TV raddoppia in questa fascia di età.
Queste indicazioni di certo serviranno a fare più attenzione a ciò che deve essere la massima sicurezza per i nostri figli. Non tutto ha una qualità comportamentale pertinente all’educazione dei giovani.
E voi? Lasciate che i vostri bambini guardano Peppa Pig? Cosa ne pensate di questo?
Ecco alcune recensioni:
Ci sono vari siti web dove cercano di confutare le notizie in tema. Ma attraverso una rapida ricerca su internet, è possibile trovare diverse segnalazioni di genitori che hanno notato un improvviso cambiamento nel comportamento dei bambini quando guardavano Peppa Pig.
In Inghilterra, una madre ha cominciato a notare che la figlia di 3 anni era più “furba” del normale. La figlia non solo guarda il cartone di Peppa Pig ma aveva ricevuto libri, torte di compleanno e persino un pigiama maialino in questione. Fino ad allora, per la mamma, era un cartone innocente. Ma poi ha cominciato a notare che il grido della figlia al mattino stava cambiando, diventando sempre più simile al grido di George, il fratello di Peppa. Inoltre, la figlia ha iniziato a urlare agli amichetti “non voglio giocare con te!” Ogni volta che si è contraddetta, o perso a un gioco – come Peppa dicono agli amici nel cartone. I bambini, soprattutto i più piccoli, finiscono per riprodurre il comportamento di cartoni animati a casa, senza avere idea di sè o se è giusto o sbagliato.
I cartoni, quindi, insegnano un comportamento viziato ai bambini a volte ignoranti; forse il cartone di Peppa Pig non è la migliore influenza comportamentale per i bambini ancora in fase di formazione.
Fonte: dailymail.co.uk
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