Pedofilia: Parroco fa sesso in una strada pubblica. Inchiodato da filmato

inndexSpagna – Il video ha fatto, nel web, il giro del mondo ed ha portato le autorità ecclesiastiche a cacciare il sacerdote dalla sua parrocchia e “licenziarlo”.

In Spagna, in un paesino vicino Murcia, a Churra, Francisco Javier Ruizun, parroco del posto, fa sesso con un ragazzo ai lati di una strada sterrata, solitamente poco o per nulla trafficata. Tuttavia, mentre il sacerdote commette atti ignobili con quel ragazzo, sulla stessa strada alberata passa un ciclista che, pedalando, sta riprendendo anche il percorso. Tra gli alberi la “sorpresa” che fa trasalire i due e fa sì che cerchino, inutilmente, di ricomporsi mentre era mezzo nudo impegnato a praticare in maniera inequivocabile sesso.

Il video è stato caricato su Youtube raggiungendo rapidamente le 645.000 visite. Dopo la diffusione del video è stato inevitabile che la notizia arrivasse anche alle autorità ecclesiastiche, che hanno subito disposto la rimozione dall’incarico, pur senza indicarne le motivazioni, né commentando la vicenda.

La è un reato orribile che suscita la reazione più estrema perché è un obbrobbio commesso ai danni dei più indifesi. La è uno di quei reati per i quali anche i più miti e contrari alla violenza invocano. Premessa doverosa vista la delicatezza della notizia del parroco spagnolo smascherato da una una ripresa amatoriale pubblicata su Youtube, a mio parere è ancora più grave, se esistesse un grado ancora superiore di gravità in reati di questo tipo, quando questa ignominia la compiono delle persone che fanno leva sulla fiducia non solo dei a loro affidati ma anche su quella dei genitori.

Questo articolo non intende dare valore più di quello che meritano ai freddi numeri perché anche un solo caso al mondo grida giustizia, ma sull’impatto mediatico che si è fatto di questi casi nei riguardi di una che ha certamente le sue responsabilità Lo sconcerto attuale relativo alla pedofilia tra il clero è sotto gli occhi di tutti, ma spesso pochi o quasi nessuno degli organi di informazione riportano dei dati statistici sul fenomeno che tuttavia sono disponibili.
Il dato reale di partenza è questo: esistono pedofili. Alcuni casi sono disgustosi, non ultimo quello che vede coinvolti dei bambini e molti sono sfociati in condanne definitive e gli stessi accusati non si sono mai proclamati innocenti.
Questi casi, in particolare negli , in Irlanda, in Australia sono stati stigmatizzati e puniti dalla Chiesa stessa e da .

 

Quando si parla di questi argomenti i detrattori della Chiesa sono tentati dal generalizzare mentre gli strenui difensori si giustificano con frasi del tipo “i pedofili non sono solo nella Chiesa ma sono di più in altre istituzioni educative” come se questo potesse lenire il dolore delle vittime che, come si è già detto, fossero anche solo due sarebbe comunque una tragedia.
Ma evitando di farsi trasportare dal sentimento proviamo ad analizzare i numeri e a vedere quanto sono attendibili le argomentazioni di questi ultimi.

 

La fonte di questa dettagliata analisi si basa in larga parte su quella pubblicata in un articolo di Massimo Introvigne sociologo, storico e presidente del CESNUR, centro studi sulle nuove religioni, che collabora con diverse testate giornalistiche nazionali.

 

Quanti sono i preti pedofili? La ricerca sul campione più vasto che è stata realizzata su questo argomento è stata condotta, negli Stati Uniti, dove nel 2004 la Conferenza Episcopale ha commissionato uno studio indipendente al John Jay College of Criminal Justice della City University of New York, che giova precisarlo non è un ente cattolico ma un’università riconosciuta come la più autorevole istituzione accademica degli Stati Uniti in materia di criminologia.

 

I risultati sono in parte soprendenti e poco leggibili sugli organi di informazione ufficiale. Dal 1950 al 2002 4.392 sacerdoti americani, il 4% sul totale, sono stati accusati di relazioni sessuali con minorenni.

 

Il 4% dei preti americani è pedofilo, è di questo il 78,2% delle accuse si riferisce a minorenni che hanno superato la pubertà. Dunque, i sacerdoti accusati di effettiva pedofilia negli Stati Uniti sono 958 in cinquantadue anni, diciotto all’anno. Le condanne ahime sono state 54, poco più di una all’anno.
Il numero di condanne penali di sacerdoti e religiosi in altri Paesi è simile a quello degli Stati Uniti, anche se per nessun Paese si dispone di uno studio completo come quello del John Jay College.

 

 

 

Visto che siamo con le mani in pasta nell’argomento, non ci sottraiamo anche di sottoporre un altro dato un po’ scomodo e ritenuto politicamente scorretto oltre che molto controverso. I dati delle ricerche effettuate dicono che l’80% dei preti pedofili sono maschi che abusano di altri maschi e il novanta per cento dei sacerdoti condannati per abusi sessuali sui minori si sono rivelati omosessuali per loro stessa ammissione.

La colpa principale, quindi, della Chiesa cattolica è un’eccessiva tolleranza dell’omosessualità nei seminari e in secondo luogo è determinante anche il tema del celibato. Comunque, a scanzo di equivoci la Sacra Bibbia, per i servitori di Dio, non parla ne di seminario ne tantomeno di celibato, perche queste sono solo invenzioni dell’uomo e l’esempio più emblematico è quello dell’Apostolo Pietro; perchè il Signore Cristo Gesù ha benedetto il matrimonio e i figli che dall’uomo e dalla donna nasceranno.


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