Oggi tutto sembra buono e facile da ottenere. Nella grandi catene alimentari fioccano inviti e offerte e noi che non abbimo più tempo molto spesso aderiamo… ma….
Da recenti scoperte mediche, veniamo informati che oggi più che mai gli alimenti che vengono consumati nel fast-food, quindi preparati in maniera preventiva surgelati e cucinati ad altissime temperature proprio per garantire 1 immediata resa culinaria, presentano potenzialmente dei rischi potendo lasciare esposti i consumatori ad 1 sostanza pericolosa per la salute è potenzialmente cancerogena. Questa sostanza è contenuta in alimenti innocui come patatine, pane, biscotti, caffè. Ma può risultare letale. Diversi studi hanno già sancito che questa sostanza è terribilmente cancerogena e rappresenta 1 potenziale preoccupazione sanitaria: l’EFSA nel 2005 ha così scritto. Eppure, per soddisfare la bramosia del dio denaro soprattutto di alcune grandi catene alimentari, si tende a far passare queste notizie e a tranquillizzare la popolazione in modo tale che i consumi restino con 1 trend positivo crescente.
Da 1 rivista chiamata mistero che si occupa proprio di trovare e li scoprire gli inganni che vengono prodotti dal mercato, leggiamo questa notizia.
La sostanza incriminata è l’Acrillamide, cioè un composto chimico che si forma a partire da alcuni zuccheri e da 1 aminoacido entrambi presenti naturalmente negli alimenti. Le sostanze naturali sottoposte ad 1 temperatura sensibilmente più elevata di quella del fuoco naturale, in presenza quindi di fonti di calore e di tipologie di cucina come la frittura somministrata in modo prolungato ed oltre i 120°. A tale temperatura, e soprattutto mantenendo questi strumenti in funzione per tempi prolungati come avviene nelle grandi catene alimentari, lo zucchero e l’aminoacido di cui parlavamo 1ª cominciano a dissociarsi e a formare questa sostanza velenosa è potenzialmente cancerogeno dell’essere umano. La notizia di oggi ci da spunto per riflettere su come Dio abbia predisposto le cose in maniera ottimale per il nostro corpo. Il fuoco raggiunge certe temperature e a queste temperature certi rischi non esistono. Naturalmente, sul fuoco si può cucinare soltanto 1 slow food, cioè 1 cibo tradizionale, che richiede tempi di cottura naturali. Non sarebbe possibile reggere sul mercato con questa strumentazione. Nello stesso tempo però, si soddisfa la domanda di mercato ma anche involontariamente si mette a grave rischio la salute dei suoi diretti beneficiari. Sempre dalla rivista hanno 2 numero 5 apprendiamo anche che diverse catene alimentari della grande distribuzione hanno cercato di rivedere i propri meccanismi. La nostra dunque non vuole essere 1 critica distruttiva ma vogliamo incoraggiare le persone a rendersi coscienti dei rischi ai quali si sottopongono e, soprattutto, sottopongono i propri figli. Da 1 tabella leggiamo che l’argomento acrillamide è presente principalmente nelle patatine con2762 parti per miliardo; seguono le zuppe confezionate con1184 parti per miliardo; gli snack food con 1162 parti per miliardo, e così via via fino al latte artificiale che contiene 10 parti per miliardo.
La precauzione migliore dunque è quella di evitare qualsiasi azione che non sia naturale. Forse qualcuno sorriderà leggendo questo articolo pensando che oggi abbiamo scoperto l’acqua calda, in realtà il nostro è solo 1 modo per sottolineare e ribadire che il Signore Gesù aveva creata ogni cosa giusta e buona parola di uomini in preda ad 1 folle corsa per il dio denaro siamo stati così bravi da stravolgere qualsiasi divino meccanismo.
Tratto da Mistero anno 2 nr.5 Giugno 2014 pagg.78-82
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