Vige già la sharia a Nizza? E’ diventata, forse, questa un’enclave musulmana in terra di Francia? Parrebbe di sì, stando almeno a quel che racconta la cronaca: un panettiere di origine tunisina, Loïc (nella foto), è stato vittima di intimidazioni da parte di malviventi, che lo hanno accusato di aver messo prosciutto nei panini ed alcool nei pasticcini. E ben presto, dalle minacce, si è passati ai fatti.
Domenica scorsa la vetrina della sua forneria è stata fracassata con delle pietre. L’uomo sospetta un collegamento con l’aggressione da lui subita un mese fa. Tre uomini del posto se l’erano presa con lui, accusandolo di essere un «cattivo musulmano» con un fare, a suo giudizio, da vera e propria “polizia religiosa”, come quella operante in diversi Paesi islamici. Durante il parapiglia, ha dovuto provvedere anche a nascondere i suoi beni.
«Sono un essere umano ed un Francese, prima di tutto – ha dichiarato, ancora commosso – Mi sforzo di crescere i miei ragazzi, mi sforzo di lavorare e di vivere». Ma qualcun altro non la pensa evidentemente come lui… I tre aggressori sono stati subito fermati ed interrogati: tra questi, Issam Deboussi, proprietario di uno snack nei pressi della panetteria, dettosi sopraffatto dalla grandezza degli eventi contestati, pur negando tutte le imputazioni mossegli nel corso di un’intervista realizzata dall’emittente France 3 in presenza del suo avvocato.
Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, non ha commentato l’accaduto. In attesa che il processo abbia inizio e che i presunti colpevoli siano giudicati, a gennaio, al panettiere non resta dunque che lavorare nel terrore e tra il silenzio delle istituzioni. Di chi, cioè, dovrebbe proteggerlo.
Tratto da: http://www.nocristianofobia.org//
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