Palermo: La famiglia, le statistiche e la scelta…

Sabato 16’ giugno, serata di Gala per valorizzare il tema della famiglia. Organizzata dall’Accademia IASA For Peace, la Giornata è sostenuta da 22 organizzazioni ONU all’interno del Global Migration Group.

Al di là di qualsiasi credo o aspetto religioso, il matrimonio è un progetto divino: non può essere vissuto pertanto solo con le forze e le virtù umane ed è per questo che Cristo lo ha corroborato con la grazia derivante da un sacramento. Le statistiche delle separazioni sono in aumento, senza calcolare l’incidenza che questo dato ha su se stessi e sopratutto sui figli, divisi tra pratiche di tribunali, orgogli ed accuse dei coniugi, ferite poi che si cicatrizzano nell’anima. 

Ecco perché al centro dell’amore coniugale, Dio richiede da sempre fedeltà, comprensione e passo dopo passo, maturità da entrambi.

Sono sempre più frequenti i matrimoni con apparizioni lampo in chiesa, in quel giorno con grande sfarzo esteriore e con poca fede e poi con dissertazione quasi completa. Ne vediamo le conseguenze ogni giorno e le statistiche sono davvero allarmanti. Un attenuante che non giustifica e spiega però i fallimenti a livello matrimoniale è sicuramente il modo sempre più dispersivo di vivere la famiglia: i coniugi sono sempre più “separati” e i rischi sono cresciuti a dismisura.

Il vivere sfarzoso, il desiderio di avere il di più porta a sacrifici e al doppio del proprio impegno,con conseguenze spesso inevitabili sopratutto perché si è distanti. 

La durezza del cuore poi riguarda anche le scelte che molti fanno a cuor leggero preferendo magari maggiori guadagni in denaro, pur sapendo che per questo altri valori, ad esempio quello della famiglia, dei figli, possono essere seriamente compromessi. Vengono spesso stravolti anche i ruoli e la loro importanza: pare sia mortificante, non remunerativo e non gratificante l’essere madre-educatrice o padre educatore. Si costata che spesso quando si arriva a migliori valutazioni è troppo tardi. 

Questo avviene paradossalmente anche però per i migliori intenti: Essere troppi impegnati nelle missioni,nelle associazioni,nei progetti ed ahimè anche per i servizi stessi delle chiese, trascurando e togliendo ore e giorni al contesto familiare,incide inevitabilmente sul contesto familiare, scavalcando di fatto le priorità che DIO stesso ha indicato. 

Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com


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