Già 160 le vittime dell’attentato a Peshawar, rivendicato dai talebani. La scuola è per i figli dell’esercito: «I soldati ci attaccano, che provino il nostro dolore». A ottobre alcuni comandanti del gruppo Ttp hanno giurato fedeltà allo Stato islamico.
«Ho visto bambini cadere al suolo piangendo e urlando. Anch’io sono crollato. Ho scoperto solo dopo di essere stato colpito da un proiettile. Tutti i bambini hanno ferite da arma da fuoco. Tutti i bambini stavano sanguinando». È la testimonianza resa al Times of India da uno degli alunni sopravvissuti all’attentato in una scuola di Peshawar, città del Pakistan a 120 chilometri dalla capitale Islamabad.
100 BAMBINI MORTI. Stamattina sei terroristi del gruppo Ttp (Tehrik-i-Taliban Pakistan), i talebani pakistani, hanno fatto irruzione nella scuola dell’esercito Army Public School, dove almeno 500 studenti di età compresa tra i 6 e i 16 anni, insieme agli insegnanti, stavano svolgendo un’esercitazione. Tre forti esplosioni si sono sentite dalla strada, poi gli attentatori hanno cominciato a sparare in modo indiscriminato. Per ora è stata accertata la morte di 160 persone, di cui almeno 130 sono scolari, e il ferimento di altre 122. Secondo un altro ragazzo sopravvissuto, «una delle nostre insegnanti è stata bruciata viva».
«ATTACCO TERRIBILE». L’esercito è subito intervenuto, cercando di evacuare alunni e insegnanti. Quattro attentatori talebani sono stati uccisi sul posto, gli altri due nelle ore successive. Il primo ministro del Pakistan Nawaz Sharif ha condannato fermamente l’attentato: «Mi sto dirigendo a Peshawar per supervisionare le operazioni di persona. Questi sono i miei bambini, la perdita è come se fosse mia». Anche il portavoce del ministro degli Esteri ha condannato «l’attacco terribile contro bambini innocenti», mentre tre giorni di commemorazione nazionale sono stati dichiarati.
«PROVINO DOLORE». L’attentato è stato rivendicato dal gruppo terroristico Ttp, un cui portavoce ha dichiarato alla Cnn: «I nostri uomini hanno scalato i muri della scuola dell’esercito intorno alle 10 di mattina per uccidere gli studenti più anziani. L’operazione è una vendetta per l’uccisione da parte dell’esercito di centinaia di innocenti nelle province di Sud Waziristan, Nord Waziristan e Khyber Agency», dove i talebani stanno cercando di instaurare uno Stato islamico. «L’esercito ha attaccato le nostre famiglie. Vogliamo che provino il nostro stesso dolore», ha aggiunto secondo quanto riportato dal pakistano The Express Tribune.
IL PRECEDENTE. Il 22 settembre 2013, un gruppo legato ai talebani pakistani aveva compiuto un doppio attentato kamikaze nella chiesa di Tutti i santi di Peshawar, uccidendo 106 persone. In quel caso, i talebani avevano rivendicato l’attentato parlando di vendetta nei confronti degli attacchi americani con i droni. A ottobre, sei comandanti del Ttp avevano anche giurato fedeltà allo Stato islamico.
Fonte: http://www.tempi.it/
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