Ordine Mondiale fra Russia e Cina

Il recente incontro fra i due leader Putin e Xi Ping ha reso ancora più evidenti le comuni intenzioni di Russia e Cina di assumere, in mezzo alla crisi dovuta al conflitto in Ucraina, un ruolo importante a livello globale per convergere in un “ordine mondiale” cui tutti i tiggì del mondo stanno dando rilievo.

Le reciproche iniziative politico-militari di russi e cinesi mirano, si legge fra i titoli di stampa, a “concretizzare uno sviluppo globale in tema di sicurezza mondiale e di cooperazione per l’energia, lo scambio di materie prime e l’intelligenza artificiale”, rendendo chiaro che i due hanno a cuore anche lo sviluppo di una elevata tecnologia applicata alla robotica (umanoidi/androidi evoluti) capace di creare un cyborg intelligente.

Le strategie di intesa dei due capi di stato influenzeranno molto le “governance” dei paesi africani e orientali (Iran, Iraq, Siria), sia per la fornitura di grano che di gas e petrolio, dato che l’Ucraina subirà uno stop agricolo di grande impatto per la guerra in corso; ricordo al lettore che gli ucraini hanno finora approvvigionato di mais e girasole sia i paesi asiatici come Bangladesh, Egitto, Indonesia e Pakistan, che l’Europa stessa, ragion per cui il leader russo sta approfittando della debolezza politica degli Usa per dettare le nuove regole a livello globale.

Questi eventi non sono estranei alle rivelazioni scritturali, tant’è che la terra di Magog di cui parla Ezechiele 38 non è altro che il medesimo territorio occupato dall’ex Unione Sovietica, tenuto conto che lo zar Putin mira a ricostituire l’ex Urss attraverso la ripresa di accordi governativi con tutti quegli Stati (Kazakistan, Turkmenistan, Kirghizistan, Moldavia, Bielorussia, Estonia, Lituania, Georgia, Armenia) – non a caso paesi islamici – resisi indipendenti dopo il crollo del Comunismo negli anni 90.

Dalla Cina, invece, che è paese orientale, un giorno partiranno le truppe militari dei “re che vengono dall’oriente” (Apocalisse 16:12) per attraversare il fiume Eufrate (che sarà prosciugato) e attaccare la terra d’Israele: e il fiume Eufrate sorge nello stesso sito dell’Eden di Genesi, poiché il fiume scorre nell’antica Mesopotamia, oggi conosciuta come zona della mezzaluna fertile, simbolo della bandiera dei paesi di tradizione musulmana. In Mesopotamia sorgeva Babilonia.

E’ chiaro che questo “muro di ostilità” fra Occidente e Oriente dalle velate minacce nucleari (la terza guerra mondiale non può compiersi adesso perché bisogna aspettare il conflitto mondiale di Meghiddo) favorirà l’ascesa del “piccolo corno” di Daniele 8, il quale garantirà “pace e sicurezza”, altro tema caro a Putin e Xi Pjng, e unificherà le religioni mondiali in un sola religione mondiale: non a caso lo scorso 16 febbraio è stata inaugurata, ad Abu Dhabi (Emirati Arabi) la “Casa Abramitica”, mega-struttura di preghiera delle tre fedi mondiali quali Islam, Ebraismo e Cristianesimo, anche se quest’ultimo sarebbe meglio chiamarlo Cattolicesimo.

 E’ chiaro che l’Ecumenismo patrocinato dal papato romano sta dando una grossa mano al nemico, tant’è che i tre grandi fabbricati preparano l’unità religiosa il cui massimo rappresentante sarà proprio l’uomo forte di Apocalisse 13 che si innalzerà a “dio” e terrà d’accordo tutti, ragion per cui l’orso cinese e quello russo stanno tessendo la loro ragnatela, forti di una economia al momento stabile e di un armamento bellico di armi, droni e missili a testata nucleare coi quali i due giocano a creare panico globale.

E’ ora che la Chiesa si scuota e smetta di guardare sé stessa, perché i “segni dei tempi” sono ormai così visibili che anche un cieco se ne accorge (.). Il Re d’Israele torna per regnare con scettro di ferro, perciò “chi è santo, si santifichi ancora” (Apocalisse 22:11). Salvatore Di Fede


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