Tutta quest’abbondanza… ti appartiene. 1 Cronache 29:16
Avevo 18 anni quando ottenni il mio primo lavoro a tempio pieno e imparai una lezione importante sull’essere disciplinati nel risparmiare i soldi. Lavorai e misi da parte fino a che raggiunsi la cifra necessaria per pagarmi un anno di scuola. Poi mia madre dovette affrontare un’operazione chirurgica d’urgenza e compresi che quei soldi in banca sarebbero serviti per pagare la sua operazione.
L’amore per mia mamma prese all’improvviso la precedenza sui miei piani per il futuro. Queste parole nel libro Passion and Purity di Elisabeth Elliot acquistarono un nuovo significato: “Se ci aggrappiamo con forza a qualcosa che ci è stato dato, e non siamo disposti a mollarlo quando arriva il momento di lasciarlo andare o non permettiamo a Colui che ce lo ha dato di usarlo come vuole, blocchiamo la crescita della nostra anima. E’ facile commettere errori in questo: ‘Se Dio me lo ha dato’ ci diciamo, ‘è mio. Posso farci quello che voglio’. No. La verità è che ci è stato dato per ringraziare Lui, è nostro per offrirlo di nuovo a Dio, è nostro perché possiamo decidere di lasciarlo andare”.
Compresi che il lavoro che avevo ricevuto e la disciplina che avevo usato nel mettere da parte di soldi erano stati doni di Dio! Potevo donare con generosità alla mia famiglia, certa che Dio era in grado di mandarmi a scuola con altri mezzi, cosa che avvenne.
Oggi, pensiamo a come possiamo mettere in pratica la preghiera di Davide di 1 Cronache 29:14: “Poiché tutto viene da Te; e noi ti abbiamo dato quello che dalla Tua mano abbiamo ricevuto”.
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