Oggi a Roma come a New York, Sidney, Berlino, etc., i cattolici festeggiano l’onomastico di due Santi Pietro e Paolo. Premesso che questi uomini in vita avevano dato il cuore a Cristo e premesso che questi due santi uomini si adoperavano dando tutto loro stessi per portare la Sua parola e per fare la Sua volontà, questi sono stati salvati non per meriti umani ma solo per grazia. L’uomo è imperfetto è non ha la possibilità di prenotarsi, quando è in vita, la vita eterna né tantomeno ci può essere un prelato che può insignire titoli di Santi rilasciando un “Pass” che Dio non riconosce.
Il Dizionario italiano definisce la parola “onomastico” nel seguente modo: “Il giorno dell’anno in cui la Chiesa festeggia il santo del quale qualcuno porta il nome, ed è giorno di festa anche per costui”. E’ naturale chiedersi: il dizionario a quale chiesa ed a quale santo si riferisce? Leggendo la Bibbia e da credente in Gesù Cristo, costato che tale definizione non può appartenere alla Chiesa del Signore, infatti, nessun uomo sulla terra può nominare un altro uomo “santo”. Solo Dio ha questa facoltà assoluta.
A chiarimento di quanto sto imparando dalla Sua parola ritengo necessario scrivere una riflessione per tutti quelli che, in buona fede e per tradizione, mi hanno inviato gli auguri di buon onomastico, giacché qualche tempo fa anch’io il 29 giugno di ogni anno ricevevo auguri e regali.
Oggi ho ricevuto messaggi auguri di amici e parenti, li ringrazio dell’affettuoso pensiero e per questo li amo nell’amore del Signore, però nello stesso tempo, sento il dovere di informare loro e quanti non lo sanno ancora, che da qualche anno sono di fede Evangelica con tutta la mia famiglia e la mia vita oggi, finalmente, procede con un ritmo regolato dal Signore.
Scoprire che Gesù ha la capacità e il potere, la voglia e il desiderio, di ascoltare le nostre preghiere di ricevere l’adorazione, e le lodi di ringraziamento, riempiono la mia anima di gratitudine e di attenzioni solo verso di Lui. Scoprire che solo Lui è degno di tutto questo, mi tranquillizza e conforta. Infatti, Lui e solo Lui non ha mai peccato ed ha vinto la morte. Per me, per te!
Permettetemi, quindi, un augurio utilizzando la stessa parola che si utilizza comunemente nel mondo a mo’ di saluto per questi amici e parenti: “Un augurio fraterno e di vero cuore” e “un augurio d’amore”, affinché tutti presto, potrete riconoscere Gesù come personale Salvatore delle anime nostre. Accettandolo, come hanno fatto tutti i salvati, nel proprio cuore riconoscendolo VERO DIO.
Hai veri credenti che hanno accettato Gesù come personale salvatore nella loro vita la parola di Dio dice: “Vestitevi dunque, come eletti di Dio, santi ed amati, di tenera compassione, di benignità, di umiltà, di dolcezza, di longanimità” (Colossesi 3:12).
Ecco come definisce i veri credenti, la Scrittura: eletti di Dio, santi e amati. Eletti di Dio perché Egli ci ha eletti a salvezza in Cristo prima della fondazione del mondo (Efesini 1:4; 2 Tessal. 2:13); santi, perché noi siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre (Ebrei 10:10); ed amati, perché siamo amati dal Signore (2 Tessal. 2:13).
E giacché tali quindi dobbiamo “rivestire l’uomo nuovo che è creato all’immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità” (Efesini 4:24), affinché il nome di Dio sia glorificato in noi, perché senza la santificazione nessuno vedrà il Signore.
Noi crediamo ai santi uomini di Dio non ai santi per “nomina”, di cui fa riferimento la Chiesa Cattolica, santi nominati da altri uomini e non da Dio, sono solo persone umane vissute nel passato per cui tanti sono, forse, meritevoli di rispetto e ammirazione per il loro comportamento di vita, tuttavia, restano uomini, che solo il Signore sa se sono stati o non sono stati salvati.
Gesù che in quel giorno giudicherà i vivi e i morti per separare i peccatori perdonati e salvati che vivranno una vita eterna con Lui in paradiso e in felicità al sicuro e in pace, dai peccatori non perdonati e perduti che non hanno creduto in Lui, è l’unico attraverso il quale si può trovare accesso al Padre, perdono dei peccati, vita eterna!
La venerazione di santi, morti e di angeli, venne istituita non da Dio ma da mente umana, verso l’anno 375 d. C. con la “benedizione” dalla chiesa cattolica. Quindi, non ci sono dubbi che non condividiamo con il mondo cattolico la dottrina della venerazione e quindi la celebrazione dei cosiddetti “santi”. Perché non è consuetudine per i figli di Dio festeggiare l’onomastico!
Pietro Proietto
notiziecristiane.com
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