Obama toglie il porno ai soldati USA

Obama toglie il porno ai soldatiIl Presidente Barack Obama ha deciso di agire in prima persona per ridurre i casi di violenza sessuale ed ha deciso di vietare la presenza di materiale pornografico nei palazzi dell’esercito; i soldati sono avvisati che si procederà da qui in avanti con tanto d’ispezione negli uffici militari alla ricerca di materiale ritenuto offensivo e sconveniente da compiersi entro il prossimo primo luglio.LA PREOCCUPAZIONE DI OBAMA – Obama si è definito preoccupato per il numero di aggressioni sessuali nell’esercito degli Usa, numero aumentato in maniera drammatica. Per dirne una, l’uomo che era responsabile della prevenzione della violenza sessuale nell’aviazione degli Stati Uniti è stato arrestato per aver molestato una donna. Jeff Krusinski, 41 anni, è stato accusato di aver cercato di abbordare una donna in un parcheggio in Virginia.

LE VIOLENZE – Secondo uno studio condotto al Pentagono il numero delle aggressioni sessuali nelle forze armate è aumentato notevolmente con 3.374 casi di violenza nei quali o l’autore o la vittima apparteneva al corpo militari. Ma secondo i sondaggi queste non sono altro che una piccola parte delle violenze condotte visto che per le stime condotte dallo stesso dipartimento di difesa gli assalti a sfondo sessuale effettivamente avvenuti lo scorso anno sono circa 26 mila. Per questo Barack Obama ha deciso di dire basta: “il principio è semplice. Non posso tollerare una cosa del genere”.

TOLLERANZA ZERO – Queste parole sono state registrate nel corso di una conferenza stampa tenuta in occasione della visita del presidente sud coreano a Washington. Obama vuole agire e non crede sia opportuno perdersi in parole vuote. “Questi accadimenti offendono l’uniforme. Se scopriamo che qualche soldato è coinvolto in un incidente di questo tipo, questi sarà responsabile davanti ad un tribunale militare e rimosso dal suo incarico con tanto di disonore”. Obama ha espresso le proprie perplessità al ministro della difesa Chuck Hagel invitandolo a promuovere un cambiamento della “cultura” in campo militare per la creazione di una cultura di dignità e rispetto.


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