Nuove scoperte archeologiche confermano la veridicità del libro Isaia

64316793b7fefc08cce7b50812a19c9f“La Bibbia ha sempre ragione”.  Nel corso di vari secoli la maggior parte delle affermazioni del Libro di Isaia furono considerate “non storiche” a causa della mancanza di evidenze archeologiche ma ora queste nuove scoperte ne provano l’autenticità.

Archeologi dell’università di Tel Aviv affermano di avere scoperto le rovine di fortificazioni risalenti a 2.700 anni fa nei pressi dell’antico porto di Assiria, regione che ora appartiene allo stato d’Israele. La scoperta conferma in particolare il racconto biblico di Isaia 20.

 “Le fortificazioni sembrano la protezione di un porto artificiale” spiega in un comunicato Alexander Fantalkin, responsabile degli scavi di Ashdod-Yam.

 “Se confermata, sarà una scoperta i importanza internazionale”. La scoperta è avvenuta in un sito archeologico della città costiera di Ashdod a sud di Tel Aviv. Al centro della fortificazione è presente un muro di mattoni e fango di un m. di larghezza e 4,5 m. di altezza in alcuni punti. La parete è coperta di strati di fango e sabbia.

 Le iscrizioni parlano di un re filisteo in Ashdod, chiamato Yamani, che tentò di organizzare una rivolta contro l’Impero Assiro. Gli assiri reagirono con fermezza prendendo il controllo di Ashdod nel 711 a. C. distruggendo la città. Dopo di che, il centro del potere fu stabilito nella vicina zona di Ashdod-Yam, il sito dove attualmente sono in corso gli scavi .

 L’attacco di Sargon II contro Ashdod è menzionato in Isaia 20, come monito per coloro che avevano sostenuto la ribellione.

 “In quel giorno gli abitanti di questa regione costiera diranno: «Ecco, che cosa è avvenuto a quelli nei quali riponevamo la nostra speranza e presso i quali ci eravamo rifugiati in cerca di aiuto, per essere liberati dal re di Assiria. Come scamperemo noi?» (Isaia 20:6).

(BuonaNotizia.org)

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