di Agostino Masdea – “…gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché Egli ha cura di voi”. 1 Pietro 5:7
Riguardo al futuro il mondo si divide in ottimisti e pessimisti. Chi ha ragione? Chi può prevedere il futuro? E poi, a prescindere dalla contingenza internazionale, individualmente cosa possiamo dire del nostro futuro?
Uno dei miei canti preferiti ha per titolo: “Nulla so del mio domani”. L’autore, Ira Stanphill, già a 10 anni suonava il piano, l’organo, la fisarmonica e successivamente imparò a suonare la chitarra, il sassofono e il clarinetto. Accettò Cristo quando aveva 12 anni. A 17 anni componeva inni, (ne ha scritto più di 500) e a 22 anni iniziò a predicare.
Ha predicato negli Usa e in circa 40 altri paesi nel mondo. Si sposò poi con una ragazza che cantava molto bene. Ma non fu un matrimonio felice. Finì con il divorzio perché la moglie lo lasciò per perseguire una carriera nel campo dello spettacolo e cercare il successo.
Naturalmente questo provocò in lui un grande dolore e un grande disagio che lo portò a soffrire di depressione. Non riusciva a capire perché, dopo anni di dedicazione al servizio e al ministero dell’opera di Dio, gli stava accadendo questo. Più volte fu tentato di rinunciare al ministero.
Un giorno mentre guidava la sua macchina iniziò a canticchiare una melodia. Mentre canticchiava questo motivetto, vennero delle parole che sono quelle che conosciamo! “Nulla so del mio domani, di per di vivo quaggiù, ma io so che pur domani, mi terrà per man Gesù”. Quando arrivò nel suo ufficio, si mise subito al suo pianoforte e scrisse il testo e la musica di questo bellissimo cantico.
Non ci sono garanzie certe per il domani. Ci saranno ancora bei giorni, e ci saranno anche giorni difficili. Sì, questo mondo potrebbe essere un posto dal futuro inquietante, ma ho una buona notizia: qualunque problema dovremo affrontare, Dio sarà presente e si prenderà cura di noi.
https://www.chiesadiroma.it/nulla-so-del-mio-domani/
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