Il giorno 12 agosto 2015 mi trovavo a trascorrere le vacanze estive con la mia famiglia a Rossano Calabro. Posso dire di aver vissuto scene apocalittiche.
Ci trovavamo in un villaggio sul mare e vedendo la pioggia siamo rimasti chiusi in casa per un’intera giornata… Rimanendo senza corrente cerchiamo di metterci in comunicazione con la direzione, cercando di capire la situazione ed il disagio subìto. La signorina ci invita ad uscire dai nostri alloggi, rassicurandoci che un fuoristrada ci sarebbe venuto a prendere per portarci al sicuro. Ovviamente tutto questo non succede, e cerco di vestire i bimbi in maniera adeguata con scarpe chiuse e giubbini, ma una voce mi diceva che prima di uscire dovevo pregare insieme alla mia famiglia… Posso dire che è stato un momento che non dimenticherò mai, ci siamo presi per mano e abbiamo iniziato a pregare… come è stato bello vedere ed ascoltare mio figlio di 6 anni glorificare il nome del Signore, avendo gli occhi chiusi invocava Dio con il cuore. Molte volte un genitore si sente sconfitto notando che il proprio figlio non ha voglia di pregare prima di dormire, oppure non vuole recarsi in chiesa e l’unico strumento che ha a disposizione per poter combattere quest’importante battaglia è la preghiera; ma poi in gravi difficoltà vediamo che i nostri sacrifici ed il seme che abbiamo impiantato in loro ed annaffiato con cura tutti i giorni sta portando frutto, perché ho imparato che i bambini incamerano e buttano fuori quello che sentono e provano al momento giusto. Gloria a Dio!
Ritornando al racconto, dopo aver pregato siamo entrati in auto ed abbiamo intrapreso la strada che ci porta al viale del mare anche perché così ci era stato consigliato, ma un quadro terrificante si è posto dinanzi a noi, l’auto inizia a galleggiare e non vedevamo le ruote degli altri veicoli era tutto sommerso e così abbiamo iniziato a chiedere aiuto a Dio, vi assicuro che se avessi fatto anche un solo metro la corrente avrebbe spinto in mare l’auto, ma facendo retromarcia pian piano siamo saliti fino a dove non era allagato e ci siamo rifugiati in reception dove abbiamo trascorso il resto della giornata come sfollati ed accampati senza luce e senza acqua. Nel frattempo ci chiedevamo cosa succedesse fuori, i nostri parenti ci chiamavano spaventati tra lacrime e timore dicevano che le immagini erano state trasmesse da tutti i telegiornali e che addirittura c’erano dispersi in mare, tutti gli altri villaggi, forse anche più attrezzati del nostro erano stati sfollati, persone che avevano perso valigie, soldi, auto distrutte dal fango ed anche gli abitanti del paese al centro avevano i garage pieni d’acqua e tutto quello che c’era al loro interno era andato distrutto. Il giorno dopo la città di Rossano era stata umiliata e messa in ginocchio da quest’alluvione si ritrovava senza speranza, strade invase da ruspe, carabinieri, polizia di Stato, protezione civile, elicotteri che perlustravano le spiagge desolate e distrutte dalla potenza del mare. Nel frattempo, nel nostro villaggio persone si lamentavano che si ritrovavano in case allagate, ed io avevo paura di rientrare, ma nel nostro alloggio neanche una goccia d’acqua, tutto era rimasto invariato… anche la nostra spiaggia era intatta, mio figlio piangeva e pregava perché aveva paura di aver perso i vari secchielli con paletta, ma il Signore è grande anche nelle piccolissime cose, neanche una cosa che apparteneva a noi è andata dispersa e mio figlio ha potuto ringraziare il nostro Signore per come ci aveva aiutato e protetto.
A volte, quando si prega e si chiede al Signore di proteggerci con il suo esercito di angeli non diamo peso a quello che diciamo, ma cadiamo nella religiosità senza credere che veramente Egli ci protegge davvero e sempre, ma mi sono sentita una privilegiata perché il posto dove ci trovavamo noi era illuminato dalla Sua luce e difeso da una barriera invincibile composta dal Suo esercito.
Mai come quel giorno la rivelazione della Sua Parola è stata perfetta, difatti preoccupata di quanto fosse successo, mi sono rifugiata nella lettura della Bibbia e puntuale come sempre ha messo in me la certezza che non mi sarebbe accaduto nulla leggendo il passo sopra riportato in Isaia 43.
Ringrazio Dio perché grazie a questa brutta esperienza ho potuto parlare a delle persone del Suo amore, della Sua pace,ma anche del suo imminente ritorno, in particolare ad una signora di Bari che ha voluto sapere anche dove si trovasse la comunità più vicino casa sua, e ho potuto capire che tutto coopera al bene per coloro che amano e che temono il Signore.
Dio ci benedica
Alaia Emanuela – notiziecristiane.com
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