di Agostino Masdea -“Non per forza, né per potenza, ma per il mio Spirito, dice il Signore”. Zaccaria 4: 6 – Questo verso è scritto a grossi caratteri anche su un’insegna in una delle sale di culto nella nostra comunità. Se facessimo nostre queste parole e le ricordassimo spesso, potremmo attenuare l’effetto a livello mentale ed emotivo di quella tensione che si presenta quando dobbiamo affrontare combattimenti e situazioni difficili che incombono sulla nostra vita.
È vero, Dio ci ha assegnato dei compiti, ci ha dato dei doni, ci chiede di fare un lavoro non sempre facile, ma è sempre Lui che compie ogni cosa. Egli ne è il principio, e ne è anche la fine. È Lui che determina i risultati, perché non è “per forza o per potenza” e quindi per “capacità umana”, ma per lo Spirito di Dio! “Infatti è Dio che produce in voi il volere e l’agire, secondo il suo disegno benevolo”. Filippesi 2:13. Dio cioè, agisce in noi e ci rende capaci di desiderare e di compiere ciò che Egli vuole.
Nella nostra vita stessa Egli “ha cominciato in noi un’opera buona, e la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù” Filippesi 1:6. Perciò dobbiamo del continuo fare affidamento alle risorse celesti, dipendere dalla forza dello Spirito Santo, affinché tutta la gloria sia del Signore.
La chiamata di Dio ha sempre uno scopo e il nostro scopo deve essere lo stesso della chiamata. Quindi sarà Dio a provvedere e fare in modo che la nostra opera possa portare frutto per il Suo regno. Non dovremo avvilirci se i risultati sembreranno scarsi, e nemmeno esaltarci se saranno lusinghieri. Ma dare sempre a Lui la gloria!
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