Mosè disse al Signore: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua». (Esodo 4:10)
Ancora una volta, Mosè trova una scusa: la sua mancanza di eloquenza e il suo difetto di linguaggio. Anche in questo caso, il Signore gli promette il Suo aiuto. Ora dunque va’, io sarò con la tua bocca e t’insegnerò quello che dovrai dire. (Esodo 4:12)
Non solo Dio è sempre pronto ad aiutarti, ma trae gloria nel compiere cose impossibili. Come scrive l’apostolo Paolo: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». (2 Corinzi 12:9)
Più siamo deboli, più diventa evidente che è la grazia di Dio che si esprime e più possiamo rendergli gloria! Se un buon oratore fa un bel discorso, non c’è niente di straordinario, ma se un balbuziente porta una folla alla salvezza, tutta la gloria va a Dio!
Fidati di Dio, amico mio. La tua debolezza o mancanza non è un limite, ma il trampolino di lancio per un miracolo.
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
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