In Matteo 23:1-3 troviamo scritto che Gesù disse che gli Scribi si erano arrogati il posto di Mosè, e dicevano cose che lo stesso Gesù diceva di osservare, riconoscendo che erano scritte nella Legge, ma mise ben in guardia il popolo in merito alle loro opere. Egli disse ammonendo tutti che noi non dobbiamo IMITARE le opere degli ipocriti, di chi dice una cosa e ne fa un’altra.
Gli Scribi comandavano di obbedire alla Legge ma loro stessi la dribblavano. Allora, fratelli, cosa fare? Seguiamo la Parola. Ascoltiamo la Parola. Non lasciamoci incantare dalle belle parole di certi Pastori o servitori o fratelli o sorelle che scrivono su facebook cose bellissime, magari copiate dal post di qualche altro/a, ma nella loro vita non c’è ne giustizia, ne autocontrollo ne governo della propria famiglia ne governo del popolo secondo le Scritture. Ma si riempiono la bocca di cose che non appartengono loro. Mai visti a curare le anime. Mai visti a metter mano alla tasca per un povero. Mai visti in un ospedale a servire i bisognosi. Mai visti in case di povera gente dove non ci sono neanche le sedie per sedersi… Solo palcoscenici iridati, soltanto appuntamenti che garantiscono soldi e benessere. Soltanto vergognose palcosceniche teatrali commedie … Però quanti “mi piace” di psuedo fratelli e pseudo sorelle che si mostrano solo per colpire a destra e a manca… Gesù disse di essere Suoi imitatori.
Gesù non si mostrò mai, anzi fuggiva dai primi posti. Gesù non accusò mai ma citava la Parola. Gesù non si fece mai giustizia a livello personale ma aspettò in silenzio la sua strada per il Calvario.
Gabriele Paolini
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