Diventare cristiani significa entrare consapevolmente nella battaglia che vi è tra luce e tenebre, trovandosi al centro della guerra. Sii onesto, amico mio: da quando hai iniziato a seguire Gesù, non hai l’impressione di essere diventato un bersaglio per il nemico? Qual è la battaglia che stai affrontando in questo periodo? Una malattia (tua o di un tuo caro), problemi sul lavoro, difficoltà finanziarie, una relazione spezzata, altro?
Potresti pensare che sarebbe stato più conveniente evitare di seguire Gesù per non imbatterti in queste sfide. Tuttavia, sarebbe un errore: perché chi non combatte ha già perso. Combattendo c’è la possibilità di vincere e con Gesù al tuo fianco, la vittoria è certa!
Oggi ti invito a non essere un bersaglio, ma un’arma, prendendo ispirazione da Davide e Golia. Golia il gigante spaventava l’esercito di Israele, che si considerava un bersaglio. (I Samuele 17:1-11)
Arriva Davide, un giovane pastore di pecore che conosceva il Signore. Lui sapeva che Golia stava offendendo Israele e era consapevole che nonostante Golia fosse un gigante, non poteva vincere contro il Signore.
‘E prese in mano il suo bastone, si scelse nel torrente cinque pietre ben lisce, le pose nella sacchetta da pastore, che gli serviva di bisaccia, e con la fionda in mano si diresse contro il Filisteo‘ (I Samuele 17:40).
Una fionda e cinque pietre possono sembrare armi irrisorie contro un gigante, ma a Davide questo basta per una vittoria clamorosa!
Caro amico, nei prossimi giorni, voglio incoraggiarti a usare “cinque pietre”, cinque armi con cui camminerai verso la vittoria. Scegli di non essere un bersaglio, ma un combattente del Signore.
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
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