Ho un cane che si chiama Pippo. L’abbiamo accolto dopo che qualcuno l’aveva abbandonato vicino a casa nostra, 2-3 giorni prima del nostro trasloco. Veramente, è stato lui ad adottarci piuttosto che il contrario. Il fatto di essere stato abbandonato, lo rende molto affettuoso e sempre alla ricerca di prove d’ amore, ma anche geloso degli altri due cani che abbiamo preso dopo di lui. Se si accorge che voglio accarezzare uno degli altri cani, mi salta addosso, al punto che mi ha rigato gli occhiali. Vorrei fargli capire che il mio amore per lui non viene meno anche se mi curo degli altri due, ma niente da fare, lui è geloso.
Ho fatto questa riflessione, perché anche in chiesa ci sono gelosie. Quando vedi un fratello che ha successo (ad esempio nell’evangelizzazione) ti rallegri perché il Regno di Dio cresce, oppure ti senti un po’ minacciato e diventi geloso, amico mio?
‘Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso‘ (Filippesi 2:3)
La gelosia è un sentimento che proviene dalla nostra natura carnale. Nella chiesa non ci dovrebbe essere, ma c’è, perché ci dimentichiamo che l’amore di Dio per ciascuno di noi è unico e speciale. Io da solo riesco ad amare i miei tre cani e ovviamente prima di loro amo Dio, tutta la mia famiglia, la mia chiesa, i miei amici e anche te, lettore di “Un miracolo ogni giorno”. Se io che sono un uomo amo così tante persone e animali, quanto più riesce a fare Dio che ha un cuore infinitamente più grande del mio!
Non sei minacciato dal successo degli altri, amico mio, Dio ti amerà sempre come ama solo te! Se sei geloso, porta questo tuo sentimento alla croce e riparti con la certezza nel cuore del Suo amore infinito per te.
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
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