‘Non concupire la moglie del tuo prossimo, e non bramare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né nessuna cosa che sia del tuo prossimo.’ (Deuteronomio 5:21)
Ti capita mai di essere geloso? La gelosia è il primo passo della concupiscenza.
Questo comandamento affronta un argomento che non per forza viene rivelato esteriormente, in quanto la concupiscenza può essere non manifestata.
Ti ricordi quando Gesù va al di là del comandamento di “non uccidere” o di “non commettere adulterio”? (Voi avete udito che fu detto… ma io vi dico… Matteo 5:21-22,27-30) Gesù ci insegna a non fermarci all’apparenza, ma a guardare al nostro cuore e anche in questo comandamento del non concupire afferma la stessa cosa.
Questo comandamento anticipa l’insegnamento di Gesù!
Ma perché Dio non vuole che invidiamo quello che appartiene al nostro prossimo?
- Se guardi la moglie di un altro, o il marito di un’altra donna, il tuo desiderio potrebbe spingerti a commettere adulterio
- Se desideri i beni di un’altra persona, questo potrebbe portarti a compiere azioni malvagie pur di ottenerli.
Ma il motivo principale, credo che tu amico mio non debba essere invidioso di nulla e di nessuno, perché sei unico e speciale agli occhi del Padre e nessuno potrà mai sostituirti.
Sai che se hai bisogno o desideri qualcosa conforme alla Parola di Dio, puoi chiedergliela e Lui te la darà? (Giovanni 15:16) Non perdere tempo a invidiare quello che hanno o fanno gli altri, ma investi il tuo tempo nella tua relazione col Padre!
Sei speciale e unico, amico mio.
Grazie di esistere,
Emmanuel Gau
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