Mai mettere limiti alla divina provvidenza – prima hanno spolpato l’ospedale idi, portando i soldi nei paradisi fiscali, poi hanno incassato soldi pubblici destinati al bambin Gesù per evitare il fallimento. Persino la pia lorenzin si schiera: “se davvero il vaticano ha distratto i fondi pubblici, dovrà restituirli”
L’inchiesta romana sull’Idi si era chiusa con 40 indagati, un passivo da 845 milioni, distrazioni per oltre 82 milioni, un indebito utilizzo dei fondi pubblici per più di sei milioni. E paradisi fiscali verso cui dirottare i fondi – Con Ratzinger dimissionario, Bertone prende il controllo delle finanze vaticane, imponendo Profiti…
DIVINA PROVVIDENZA: LORENZIN,RESTITUIRE I 30MLN DELL’IDI – SE DAVVERO VATICANO HA DISTRATTO FONDI PUBBLICI È UN REATO
(ANSA) – Se sarà accertata la distrazione dei fondi pubblici stanziati per il Bambino Gesù dalla loro destinazione, lo Stato dovrà costituirsi parte civile e cercare di recuperare le somme. Lo afferma al Fatto Quotidiano, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Per prima cosa – spiega il ministro – ho chiesto informazioni precise al nuovo presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, Mariella Enoc. Sono sicura che avrò tutti i chiarimenti necessari anche perché penso sia interesse prima di tutto dell’Ospedale difendere il prestigio del Bambino Gesù fornendoci tutti gli elementi e le informazioni necessarie a tranquillizzare l’opinione pubblica italiana”.
“Mi sembra incredibile – aggiunge – che trenta milioni possano sparire senza lasciare traccia. Però voglio essere chiara: se dall’inchiesta dovesse emergere che c’è stata una distrazione di fondi lo Stato dovrà agire per salvaguardare l’interesse pubblico”. “Non esiste alcun obbligo di rendicontazione da parte del Bambino Gesù – fa anche sapere il ministro – per i fondi dati dallo Stato all’ospedale. Bisogna introdurlo per legge. Trenta milioni non possono sparire così. Se lo hanno fatto davvero è un reato”.
2. LE MANOVRE SULL’IDI QUEI 30 MILIONI SEGRETI PER IL POLO VATICANO
Federica Angeli per “la Repubblica – Roma“
Trenta milioni da far arrivare al Bambino Gesù per poter acquistare l’Idi. Un’operazione «da tenere nascosta a papa Francesco », portata avanti dal cardinale Giuseppe Versaldi e da Giuseppe Profiti, ex presidente dell’ospedale pediatrico. Entrambi un anno e mezzo fa nominati, come ultimo atto del pontefice Ratzinger, a rappresentanti legali della Congregazione pontificia che gestisce l’istituo dermopatico dell’Immacolata.
I due, nominati appunto per risanare l’Idi travolti dallo scandalo del dissesto, avrebbero invece, per gli inquirenti, agito secondo «trame occulte» e «attività criminali». Con un’operazione opaca per diventare di fatto padroni di un ospedale.
Le indagini del nucleo tributario della Finanza portarono alla luce i sistemi con cui la Provincia italiana della Congregazione dei figli dell’Immacolata Concezione — a cui facevano capo l’Idi, il San Carlo di Nancy e la clinica Villa Paola — gestiva il gruppo sanitario, accertando un passivo pari a 845 milioni di euro, distrazioni per oltre 82 milioni, un indebito utilizzo dei fondi pubblici per più di sei milioni.
I reati legati alla spoliazione dell’Idi sono false fatturazioni, infedele dichiarazione, occultamento e distruzione della contabilità, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita aggravata, riciclaggio, false comunicazioni sociali e malversazione. Furono intercettati flussi finanziari da e per i paradisi fiscali (Panama, Svizzera e Liechtenstein): in un caso anche dagli Stati Uniti, con destinazione finale l’isola di Man.
Torniamo al commissariamento e al passaggio di mano dell’Idi. Con Papa Benedetto dimissionario, Bertone si muove sull’Idi con decisione. Il Segretario di Stato firma il decreto con cui nomina il cardinale Giuseppe Versaldi delegato Pontificio con poteri di commissario straordinario sulla Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione. L’idea è quella di creare le condizioni perché in tempi brevi i “Monti di Creta” e il “San Carlo” vengano venduti a privati “vicini” alla Santa Sede con l’impegno tacito a conferirli poi a una nuova struttura — il Policlinico Vaticano — che, con il Bambino Gesù, sarebbe dovuto diventare il nuovo polo sanitario vaticano.
È un’ipotesi vista come fumo negli occhi dalla Cei (che possiede il Policlinico “Gemelli”) e dall’Opus Dei (proprietaria del Campus biomedico). Ma è un’ipotesi che Bertone insegue da tempo. Per farlo ha bisogno di piazzare gli uomini giusti: i suoi. Versaldi appunto che aveva nomina suo delegato vicario per l’Idi Giuseppe Profiti, che, a sua volta, nominò quale suo sub-delegato Massimo Spina, direttore dell’ospedale pediatrico (in quel momento, Profiti era infatti “macchiato” da una doppia condanna per turbativa d’asta che la Cassazione trasformerà in assoluzione).
Nell’intercettazione del dicembre 2013 Profiti parla direttamente col cardinal Bertone informandolo che quei 30 milioni della legge di stabilità sono arrivati (al Bambino Gesù) e che «serviranno, diciamo, per salvare l’Idi». La procura farà luce.
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