NO alle Mini-Miss: concorsi vietati, proteggiamo le bambine!

fermiamo_il _concorso

fermiamo_il _concorsoVe la ricordate Little Miss America, trasmissione ai limiti della criminalità organizzata, mandata in onda su sky real time, massimo esempio di sfruttamento, erotizzazione e adultizzazione precoce di bimbe allevate da genitori irresponsabili e avidi di denaro? (…)

Ve la ricordate la storia di JonBenét Patricia Ramsey ? La piccola, reginetta di bellezza statunitense che vinse numerosi concorsi grazie alla sua bellezza e che fu trovata morta nel 1996, all’età di sei anni, il giorno di Natale?  Il suo corpo fu rinvenuto quasi otto ore dopo la denuncia di scomparsa; sul corpo fratture e i segni della violenza sessuale subita.

I concorsi di bellezza per bambine e adolescenti sono ancora oggi internazionalmente molto diffusi; negli Stati Uniti troviamo soprattutto la loro aberrante declinazione televisiva, basti pensare a trasmissioni come “Toddlers  & Tiaras “ e “Here Comes Honey Boo Boo” .  Quando ci si interroga sul come mai simili fenomeni continuino a diffondersi spesso non si ha la misura reale di quanto questo business sia consolidato e neanche di quanto rilevante sia il ruolo dei genitori; spesso sono proprio loro che spingono le figlie a iscriversi e presentarsi ai provini e a fare pressioni affinché prendano più seriamente possibile tali competizioni, raramente percepite come “un gioco”.

Ma, casomai ve lo foste chiesto, perché non si può pensare a questi concorsi come ad un ingenuo ed innocuo gioco? Perché, molto semplicemente, i concorsi di “mini-miss” sono dannosi e lo sono per motivi molto seri dettati da un minimo di ragionevolezza :

mettono in pericolo fisicamente la bambina, amplificando la sua immagine precocemente sessualizzata, la espongono all’attenzione di pedofili, adulti malintenzionati potenzialmente pericolosi (proprio come è successo alla povera JonBenét Patricia Ramsey).

limitano il naturale sviluppo della persona proprio nella più delicata fase di crescita. Una bimba ossessionata dalla propria bellezza e dalla competizione con le altre, sarà una bambina disturbata per sempre. Una bambina a cui non è stato insegnato come valorizzare né sviluppare le proprie qualità intellettive, che sarà per sempre oppressa dagli standard di bellezza imposti dalla società e dal economia capitalista credendosi una bambola-oggetto capace solo di mostrarsi muta ad un  pubblico che la giudica per il suo aspetto.

-gettano la bambina in un mondo adulto in cui gioco e spensieratezza non esistono, esiste solo il business. I concorsi di bellezza sono tra i massimi esempi del più becero sfruttamento economico dell’oggettivazione femminile.

discriminazione e stereotipi di genere: alle bambine che partecipano ai concorsi di bellezza viene richiesto di scimmiottare le donne adulte, quelle stesse donne adulte che partecipano a concorsi simili o che lavorano nel mondo della moda o dello spettacolo. Viene loro richiesto di atteggiarsi da adulte, spesso indossano scarpe con tacchi, trucchi spesso pesanti a tal punto da farle assomigliare a bambole inanimate e inquietanti. Si tratta di una costruzione artificiale di un’idea di donna  stereotipata e discriminante. Non si parla di bambine che sfilano al naturale in quanto bambine ma di bambine che vengono trasformate in stereotipi e piccole donne oggetto incapaci quindi di considerarsi come persone.

Ma chi é che tutela le bambine, le adolescenti, le minorenni? Ed é qui che arriva una buona notizia! 

In Francia il 17 marzo 2013, senatori e senatrici hanno emesso il divieto di realizzare concorsi di bellezza per bambini e bambine  minori di 16 anni.Tale divieto è parte dell’adozione dell’articolatissimo progetto di legge per la parità. (…).  Il testo, ancora in fase di esamina prima di essere ufficialmente in vigore, é considerato già attivo ed ha quindi ottenuto, in sostanza, un effetto immediato.

Oltre a felicitarmi per tale decisione, e per la rapidità ed efficacia con cui concorsi come MissTeenager hanno da subito dichiarato la chiusura dei loro battenti senza battere ciglio o inventarsi strampalate iniziative di salvataggio, qualche giorno fa ho felicemente appreso che tale provvedimento ha anche già provocato un benevolo effetto a catena oltre-frontiera  riscuotendo un grande successo anche in altri paesi (…)

« Si deve impedire concorsi che contribuiscono a consolidare stereotipi riguardanti le donne, le ragazzine e le bambine. I concorsi di bellezza per bambini mettono sul palco ragazzine di tutte le età, truccate pesantemente e vestite da bambole, ridotte soltanto a rappresentare la propria bellezza e a attirare lo sguardo sulla loro sessualità. Si tratta di fare di tutto per impedire la sessualizzazione precoce delle bambine. Perché questa iper-sessualizzazione da un’immagine della donna, della ragazza e della bambina, limitata ad oggetto che si può usare e abusare». 

E in Italia qualcuno si preoccupa delle bambine o adolescenti le cui potenzialità autostima e salute potrebbero essere definitivamente compromesse? In Italia, anziché parlare di Imu o decadenze varie ed eventuali, qualcuno si chiede se magari avere un vero Ministero per le pari opportunità potrebbe portarci ad attuare una serie di provvedimenti contro ogni forma di discriminazione fra cui anche divieti come quello francese che segna un risultato per proteggere le minori da uno sfruttamento dissennato, meschino e pericoloso?

Ma fragilizzare e spezzare le gambe alle bambine e alle giovani adolescenti italiane sembra lo sport nazionale. Non bastano pubblicità, trasmissioni, discriminazioni trasversali a ogni campo e posto di lavoro (ammesso che ci sia per noi un lavoro!) a demotivarci, a imporci modelli unici, ma  ci sono pure da noi concorsi di bellezza per minorenni. Le miss teenager, guardate qui.

Vedere le foto di ragazzine di 12-14 anni incoronate reginette posare come modelle adulte mi provoca più di una perplessità. Ok, sono adolescenti (non bambine piccole) ma cosa cambia? Il loro corpo viene esposto come fossero donne adulte, in pose e abbigliamento da adulte. Va bene, diranno loro, manon sono solo concorsi sull’aspetto fisico, noi chiediamo loro di cantare e recitare, in realtà è la bravura che guardano. Ma non raccontiamoci fesserie, alla fine queste ragazzine sono lì, come carne da macello, in piena adolescenza, l’età in cui si è  più fragili, messe sul palco perché si giudichi il loro corpo, il loro viso. Non ditemi che la presenza di un concorso al maschile, per ogni 10 consacrato alle concorrenti donne, basta a pareggiare i conti e a rendere il tutto ” non discriminatorio”. Questi concorsi sono non soltanto anacronistici ma anche sempre e comunque fortemente discriminatori.

Penso alla Francia, al Belgio, e a tutti i paesi che a colpi di disegni di legge cercano di difendere le proprie cittadine dalle discriminazioni e dalle violenze. Mi auguro, se un giorno mai ci sarà anche in Italia un vero Ministero delle pari opportunità, che a qualcuno venga in mente di stare, ancora sempre e comunque, dalla parte delle bambine. Anche di quelle italiane. Ma questo non deresponsabilizza cittadini, cittadine, genitori e formatori dal prendere coscienza, svegliarsi, e assumersi le proprie responsabilità.      da: http://comunicazionedigenere.wordpress.com/

Naturalmente la posizione di notiziecristiane.com su Miss grandi e piccole è netta! Noi combattiamo tutte le astuzie del diavolo, perchè sappiamo bene che attraverso lo strumento della comunicazione (TV, Internet, Giornali), lui cerca di trasmettere messaggi lusinghevoli al mondo e soprattutto alle figlie e figliolette di Dio su temi come la moda,  la sensualità, e la mondanità, come se fossero cose lecite e utili. Naturalmente, per fare questo, ricorre ad ogni strategia. Sorelle e sorelline, tenete caro il timore di Dio che il Signore vi ha messo nel cuore e abbiate sempre davanti a voi questi passi della Bibbia al fine di non restare sedotti dalle astuzie del diavolo:

“Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amor del Padre non è in lui. Poiché tutto quello che è nel mondo: la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita non è dal Padre, ma è dal mondo. E il mondo passa via con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio dimora in eterno” (1 Giovanni 2:15-17).

“Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; il che è il vostro culto spirituale. E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà” (Romani 12:1-2).

“Poiché la grazia di Dio, salutare per tutti gli uomini, è apparsa e ci ammaestra a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, per vivere in questo mondo temperatamente, giustamente e piamente, aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Iddio e Salvatore, Cristo Gesù” (Tito 2:11-13).

“… che le donne si adornino d’abito convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti sontuose, ma d’opere buone, come s’addice a donne che fanno professione di pietà” (1 Timoteo 2:9-10).

Pietro Proietto

notiziecristiane.com


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