Nigeria: una strategia destabilizzante

nigeria_volto_mailSintesi: un massiccio attacco terroristico sconquassa Damaturu, la capitale dello stato di Yobe, Nigeria. Dozzine e dozzine i morti tra militari, estremisti e civili. I cristiani rimangono uno dei bersagli principali della follia omicida dei Boko Haram. La Chiesa nigeriana ha bisogno del nostro aiuto.  

Lo scorso martedì un folto gruppo di estremisti pesantemente armati, riconducibili forse ai Boko Haram, hanno realizzato un attacco massiccio in un quartiere di Damaturu (capitale dello stato di Yobe, Nigeria) popolato di edifici governativi. Tale attacco ha interessato inevitabilmente l’area cristiana. L’esercito è intervenuto rispondendo al fuoco e tra militari, estremisti e civili si contano dozzine di morti. Anche l’ospedale e le ambulanze sono stati presi di mira, in un assalto impressionante per la ferocia, aspetto che sembra progressivamente aumentare in questi movimenti estremisti. Nella battaglia per far cadere nelle tenebre il grande stato africano, come sapete, uno dei bersagli della follia omicida dei Boko Haram (e di ogni altro movimento estremista nella cintura del Sahel) sono i cristiani: estirpare la Chiesa è uno degli obiettivi primari, ecco perché il numero dei martiri cristiani nigeriani è sempre alto negli ultimi anni.

“Raggiungere telefonicamente i nostri fratelli della capitale è stato impossibile per molte ore, dato che le linee erano tagliate (strategia tipica in questi attacchi). Questa città (Damaturu) ha subito molti attacchi negli ultimi tempi e ora vive in costante coprifuoco. Siamo preoccupati delle conseguenze di queste continue violenze sulla comunità cristiana dell’intero stato di Yobe. Vivono nella paura. Ogni giorno c’è qualcuno che perde una persona cara o vede distruggere i propri beni”, ci confida uno dei collaboratori di Porte Aperte in Nigeria. Da maggio il presidente nigeriano Goodluck Jonathan aveva già decretato lo stato di emergenza in Yobe, oltre che in Borno e Adamawa, tuttavia il livello di sicurezza non sembra aumentare.

Un mese prima di questo attacco, più di un centinaio di persone erano state uccise in sistematici attacchi dei Boko Haram in Yobe, e se si uniscono tutti i punti delle azioni realizzate da questo gruppo terroristico islamico, risulta lampante come vi sia una precisa strategia di destabilizzazionedell’intera area nigeriana. Ma il piano è più ampio: tutta la cintura del Sahel sembra sconquassata da questa strategia. Di fatto anche gli stessi Boko Haram valicano i confini della Nigeria per commettere scorrerie negli stati vicini, tra cui anche il Cameron e il Niger. In tutto questo odio e morte, i cristiani devono avere la forza di rispondere alla violenza con l’amore: decisamente la Chiesa nigeriana ha bisogno del nostro sostegno.


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