MILANO – Le autorità militari della Nigeria hanno localizzato le 300 studentesse rapite dagli estremisti islamici ma temono di intervenire con la forza per paura che le ragazze possano essere uccise. Il maresciallo Alex Badeh ha spiegato ai sostenitori della libertà delle giovani che le truppe sono in grado di trarle in salvo, ma che non possono rischiare: «Non possiamo partire e ammazzare le nostre ragazze per portare avanti il principio di riportarle a casa». La negoziazione rimane l’unica opzione, anche se un attivista dei diritti umani, vicino ai negoziatori, ha sottolineato che, secondo quanto trapelato da fonti governative, già la scorsa settimana le ragazze avrebbero dovuto essere liberate. Cosa che non è avvenuta. Il presidente nigeriano, Goodluck Jonathan, ha dichiarato di non essere disposto a scambi.
Il caso delle ragazze rapite in Nigeria, ormai sei settimane fa, dal gruppo islamico estremista Boko Haram da una scuola della periferia del nordest, è diventato un caso internazionale: per cui il governo è stato costretto, suo malgrado, ad accettare l’aiuto degli altri Paesi. Gli aerei americani hanno sorvolato il territorio alla ricerca delle ragazze – erano 300 quelle rapite inizialmente, ma cinquantatré sono riuscite a scappare – mentre Gran Bretagna, Francia e Israele hanno fornito supporto nella ricerca e nelle trattative. Un video di Boko Haram ha mostrato le ragazze che recitavano versi del Corano, in arabo, e le testimonianze di due studentesse che spiegavano perché si erano convertite dal Cristianesimo all’Islam.
Secondo alcune fonti non verificate, due ragazze sarebbero morte in seguito al morso di un serpente velenoso, altre sarebbero state forzate a sposare i loro rapitori e altre ancora sarebbero state trasferite in Chad e Cameroon. Boko Haram – un nome in che significa L’educazione occidentale è immorale – crede che le abitudini occidentali abbiano corrotto la società nigeriana e vorrebbero stabilire uno stato islamico in Nigeria, sotto la stretta sorveglianza della legge della Sharia, sebbene la popolazione – 170 milioni di persone – sia divisa abbastanza equamente tra cristiani e musulmani.
da: CorrieredellaSera.it
Tratto da: http://www.evangelici.net/
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