NIGERIA: LA TENSIONE CRESCE DOPO GLI ATTACCHI DIFFUSI NEL CENTRO-NORD DEL PAESE

Lunedì 14 maggio, presunti pastori Fulani hanno attaccato due comunità nell’area di Mangu, nello Stato nigeriano di Plateau, dando alle fiamme case, depositi di cibo e togliendo la vita ad almeno 20 persone. Da allora, l’atmosfera è tesa e si temono disordini diffusi in tutta la regione.

La BBC ha riportato inoltre di nuove violenze, estese a più comunità della zona a maggioranza cristiana, in cui “uomini armati hanno invaso più di 17 villaggi”, come riferito da un leader locale. A seguito di questi ultimi attacchi, sarebbero almeno 85 le vittime, tra cui la moglie di un pastore.

Ad aggravare le sofferenze si aggiunge poi uno sciopero del personale medico, che rende ancora più difficile l’accesso alle cure per chi è rimasto ferito.

Il governatore dello Stato di Plateau, Simon Lalong, in una dichiarazione rilasciata dal suo portavoce Makut Macham, “descrive questo come l’ennesimo tentativo da parte delle bande criminali di riportare lo Stato ai giorni bui del dolore e dell’agonia” e ha dato ordine alle forze di sicurezza di cercare e perseguire gli attentatori.

La situazione rimane dunque tesa nel centro-nord della Nigeria, paese alla posizione n.6 della World Watch List di Porte Aperte, e i credenti temono che i disordini possano presto estendersi ad altre comunità cristiane locali.

https://www.porteaperteitalia.org/nigeria-la-tensione-cresce-dopo-gli-attacchi-diffusi-nel-centro-nord-del-paese/


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