Nigeria – Cristiani nel mirino: la lunga catena di attentati (Attenzione immagini forti)

nigeria-burnt-christiansNel lontano 26 febbraio 2006 un’articolo intitolava: “Nigeria, un paese ex cristiano”. Si, ex cristiano perchè in passato la Nigeria era a maggioranza cristiana. Poi è sopravvenuta la religione islamica di pace e amore, dicono loro, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. (Nella foto, corpi di cristiani bruciati in chiesa).

Con la stessa violenza di oggi, allora imposero al nord la legge islamica. Solo dal 2012 i giornalisti cominciano a pensare che ci sia una qualche forma di persecuzione e titolano come fece il messaggero un anno fa’: “Nigeria, cristiani nel mirino: la lunga catena di attentati”.  Ridicoli, semplicemente ridicoli!

Nei sei anni passati hanno cercato di nascondere la realtà chiamando quello che è un vero genocidio, con tutti i nomi possibili ed immaginabili pur di non dire la verità.

Accecati dall’odio nei confronti della chiesa e dei cristiani, con la mente offuscata dall’ideologia di sinistra, con la loro superbia nel voler imporre il meticciato a tutti i costi hanno stretto alleanza con i musulmani provocando e sottacendo i massacri ai cristiani del Sudan, delle Filippine, dell’Eritrea, della Tainlandia, di Timor, dell’Indonesia, del Borneo, della Bosnia, del Kosovo, del Centro Africa ed ovunque i musulmani raggiungano almeno il 6% della popolazione ed avere così la forza militare di imporre la loro legge – la legge Islamica, la Sharia.nigeria-burned-church

Questo è l’articolo pubblicato sul messaggero il 10 giugno 2012

Attentati kamikaze, raid armati, chiese date alle fiamme: in poco più di un anno la Nigeria ha visto una pericolosa escalation degli attacchi contro i cristiani e sono ormai diverse le festività crisiane e le domeniche bagnate dal sangue. A rivendicare gran parte degli attacchi – concentrati nel centro-nord del Paese – è stato il gruppo estremista Boko Haram, che vuole instaurare la sharia in Nigeria e che potrebbe essere il responsabile anche della strage avvenuta oggi nelle chiese di Biu e Jos. Questi i principali precedenti.

2010 – Una serie di attacchi armati ed esplosivi, rivendicati dai Boko Haram, insanguina la vigilia di Natale in diversi centri del Paese, in particolare nella città di Jos. Le vittime sono 86. Agli attacchi, seguono violenti scontri tra musulmani e cristiani.

2011 – Il 4 novembre un’ondata di attacchi colpisce la città di Damaturu. Edifici governativi, due banche e sei chiese finiscono nel mirino dei raid. I morti sono almeno 65. Poco più di un mese dopo, un nuovo Natale di sangue segna le città di Jos, Abuja e Gadaka dove tre chiese sono colpite da attentati esplosivi, con un bilancio di 49 vittime. Gli attacchi, anche in questo caso opera dei Boko Haram, chiudono una settimana segnata da scontri e attentati, mentre cresce la preoccupazione della comunità internazionale.

2012 – Il 5 gennaio, a Gombe, una bomba lanciata contro una chiesa causa 5 morti. A rivendicare l’attacco sono i Boko Haram che pochi giorni prima, con un ultimatum, avevano ingiunto ai cristiani del Nord di lasciare l’area. Il giorno dopo, un raid colpisce una veglia funebre a Mubi, i morti sono 17. Il 26 febbraio, è ancora una chiesa di Jos a finire nel mirino di un kamikaze, che con un’autobomba uccide due fedeli. E sempre a Jos, una nuova autobomba lanciata contro una chiesa causa tre morti, innescando nuovi scontri interreligiosi, con un bilancio di 10 vittime. L’8 aprile, un’autobomba esplosa nei pressi di una chiesa, insanguina la Pasqua della comunità cristiana di Kaduna, uccidendo 36 persone e ferendone 13. Il 29 aprile l’ennesima strage domenicale colpisce i cristiani di Kano dove un commando armato fa irruzione nel campus dell’università Bayero durante la messa. I morti sono una ventina. Il 3 giugno, infine, un kamikaze fa strage di cristiani in una chiesa di Bauchi, uccidendo almeno 15 persone. L’attentato avviene ancora una volta di domenica e porta la firma dei ‘talebani nigerianì, i Boko Haram.    Fonte

Purtroppo, dopo quell’articolo, niente è cambiato gli episodi si sono ripetuti con un’esatta sincronia anche nel 2013. I miliziani di Boko Haram, hanno attaccato tre giorni fa’ una chiesa protestante a Dorawa nello Stato nordorientale nigeriano dello Yobe, uccidendo il pastore e i suoi due figli, prima di dare fuoco al luogo di culto e ad altre due case.

Questi barbari criminali, negli anni, hanno alzato il tiro, allargando la scia di terrore a tutto quello che ruota intorno a scuola, università e istruzione; lo scorso luglio, nel villaggio di Mamud i miliziani di Boko Haram avevano attaccato il dormitorio di una scuola: quarantadue i morti, la gran parte studenti. Poche settimane prima, nello Stato confinante di Kano, un assalto a una scuola è costato la vita a tredici scolari e alcuni professori.

Nella stessa maniera ieri notte i miliziani integralisti islamici dei Boko Haram hanno compiuto alle prime luci dell’alba una delle stragi più efferate degli ultimi anni, assaltando un campus universitario nel nord-est della Nigeria. Almeno una cinquantina i morti nel bilancio ufficiale, mentre la conta delle vittime prosegue e i cadaveri vengono portati in ospedale. Gli oltre mille studenti ospitati nella struttura, il campus di agricoltura nella città di Gujba, si sono dati a una fuga disperata mentre i miliziani incendiavano le aule del college, e uccidevano chiunque gli si facesse incontro. Questo perchè i terroristi di  Boko Haram ritengono che l’educazione occidentale è peccato ha posto da tempo le scuole, le università e i campus in cima alla lista dei propri obiettivi.                                                                                           (notiziecristiane.com)

Musulmani bruciano vivi 3 cristiani

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