Dopo più di sei anni di prigionia, Jeff Woodke, un missionario di nazionalità americana, è stato rilasciato.
“Jeff è in buone condizioni di salute”, è stato riferito alla moglie Els cheesprime profondo ringraziamento alle persone che hanno lavorato duramente per ottenere questo risultato e loda Dio per aver risposto alle preghiere dei cristiani di tutto il mondo.
Woodke era stato rapito dalla sua abitazione di Abalak, nel nord del Niger, il 14 ottobre 2016. I suoi rapitori, presunti membri di un gruppo islamico radicale chiamato Mujao (Movimento per l’Unificazione e la Jihad in Africa Occidentale), lo avrebbero trasportato prima verso il Mali poi in altre nazioni confinanti.
Un alto funzionario del governo degli Stati Uniti ha riferito al New York Times che il rilascio è avvenuto senza pagamento di riscatto, in un’area di confine tra il Mali e il Burkina Faso, e che ora Jeff si trova a Niamey, la capitale del Niger, per una serie di controlli medici.
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha dichiarato in un tweet di essere contento della liberazione. “Gli USA ringraziano il Niger per l’aiuto nel restituire Jeff a coloro che sentivano la sua mancanza e che lo amano”, ha detto.
Attivo nella regione dal 1992, al momento del rapimento Jeff Woodke operava per l’organizzazione missionaria Youth With a Mission (Gioventù in Missione), gestendo diversi progetti di sviluppo tra la popolazione Tuareg.
Ostaggi stranieri
Nel luglio 2017, una coalizione di gruppi jihadisti aveva pubblicato un video che mostrava sei ostaggi stranieri – tra cui tre missionari – ma non Jeff. Sospettando che il marito fosse trattenuto dallo stesso gruppo, la moglie aveva diffuso un video in cui implorava i rapitori di liberarlo.
Dei tre missionari presenti nel video, solo la colombiana Gloria Argoti, rapita nel sud del Mali nel 2016, è stata rilasciata. La svizzera Béatrice Stockly è stata uccisa a settembre 2020 mentre Ken Elliott, chirurgo australiano di 89 anni, risulta ancora irreperibile.
Impennata di violenza
Il rilascio di Woodke avviene in un contesto di crescente violenza da parte delle milizie di matrice islamica e di altri gruppi di ribelli attivi nella regione del Sahel. Secondo un rapporto dell’Africa Center for Strategic Studies, “i decessi dovuti ad attacchi violenti da parte di gruppi islamisti sono aumentati quasi del 50% nell’ultimo anno” e, continua lo stesso rapporto, “una buona parte di questi si sono verificati in Burkina Faso e in Mali”. Anche i Paesi vicini, come Benin e Togo, hanno registrato un aumento del numero degli attacchi.
L’UNICEF ha dichiarato ieri, 20 marzo 2023, che sono più di 10 milioni i bambini che, a causa del crescente stato di insicurezza, hanno urgente bisogno di assistenza in Burkina Faso (posizione n.23 della WWList), Mali (posizione n.17 della WWList) e Niger (posizione n.28 della WWList).
https://www.porteaperteitalia.org/niger-rilasciato-missionario-americano-jeff-woodke/
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