Niger: dalle vignette all’odio anticristiano

Corriere-Web-Sezioni-593x44310 persone sono morte in due giorni di violenze, di cui 3 cristiani. Secondo i nostri collaboratori in loco almeno 72 chiese sono state distrutte, insieme a 7 scuole cristiane, diversi negozi cristiani e 10 veicoli di proprietà di cristiani.

Mentre continua il dibattito sulla libertà di espressione a seguito dell’attentato a Charlie Hebdo in Francia, le proteste per la loro ultima rappresentazione della vignetta di un profeta Maometto in lacrime con la didascalia: “Io sono Charlie”, hanno portato a un’escalation di violenza in Niger. La violenza iniziata a Zinder, la seconda città del paese, si è diffusa rapidamente ai villaggi circostanti per giungere infine alla capitale Niamey e ha preso di mira anche in cristiani.

Almeno 10 persone sono morte in due giorni di violenze. La cifra comprende 3 cristiani uccisi dopo essere stati intrappolati nelle chiese. Secondo i nostri collaboratori in loco almeno 72 chiese sono state distrutte, insieme a 7 scuole cristiane, diversi negozi cristiani e 10 veicoli di proprietà di cristiani. Oltre 30 case di cristiani sono state saccheggiate e bruciate, lasciando i cristiani colpiti solo con i vestiti che avevano indosso. In un discorso televisivo, il presidente Mahamadou Issoufou ha espresso sorpresa per l’attacco: “Cosa vi hanno fatto i cristiani del Niger per meritare questo? In cosa di preciso vi avrebbero fatto torto?”.

Un collaboratore di Porte Aperte spiega: “Questa è la più grande perdita che la Chiesa in Niger abbia subito nella storia recente. Questi attacchi avranno effetti a lungo termine sulla piccola comunità di credenti. Un numero notevole di famiglie cristiane locali ha perso tutto ciò per cui ha lavorato tutta la vita”.

Il pastore Sani Nomau, un leader della chiesa locale, ha invitato i cristiani in Niger a rispondere con l’amore di Cristo: “Invito ogni singolo credente in Niger a perdonare e dimenticare, ad amare i musulmani con tutto il cuore… Lo dico con le lacrime agli occhi. Anche se è doloroso… Dobbiamo amare i nostri persecutori”.

Manifestazioni e scontri si sono avuti in Algeria, Pakistan e in queste ore persino in Cecenia. Poche settimane prima degli attentati terroristici in Francia, Charlie Hebdo pubblicava vignette satiriche palesemente anticristiane: dunque che senso avrebbe attaccare i cristiani, si domandano in molti a causa di un giornale che fa satira su tutto e tutti. Ma la persecuzione contro i cristiani va ben oltre l’erronea associazione “cristiani=occidentali”, vi è un disegno preciso dietro l’avanzata del radicalismo islamico in questa parte del mondo e, oramai, non si sa più come spiegarlo.

Tratto da: https://www.porteaperteitalia.org/


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