Nei Comuni si firma per l’abrogazione della “buona scuola”

724365La Corte Suprema di Cassazione ha comunicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 luglio scorso che era stata depositata in cancelleria la richiesta di referendum popolare con il seguente quesito.
Volete voi che sia abrogata la legge del 13/7/2015 n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 162 del 15/7/2015)?
Il referendum, cioè, si pone come obiettivo l’abrogazione in toto della “buona scuola” di Renzi. Il referendum è organizzato dal Comitato Nazionale “Leadership alla Scuola”, un comitato nato dalla base che non vuole nessuna caratterizzazione esclusiva né sindacale né politica, ma intende configurarsi come punto di incontro di tutti i cittadini che invano hanno cercato di comunicare il proprio dissenso riguardo ad una riforma della scuola calata dall’alto. Il comitato è composto da docenti (di ruolo, precari e pensionati), personale ATA, genitori, studenti, avvocati, docenti universitari. Il comitato ha promosso e partecipato attivamente a tutte le azioni di lotta nazionali e regionali che in questi mesi sono state messe in atto per osteggiare il ddl di Renzi sulla scuola.
In data 17 luglio il comitato ha mandato un invito ufficiale alle RSU, alle segreterie provinciali, regionali e nazionali dei Sindacati Scuola chiedendo loro di assumere la guida e il coordinamento dell’iniziativa referendaria. Uno stesso appello è stato rivolto a tutti i partiti politici.
“Il Comitato Nazionale Leadership alla Scuola – si dice in un comunicato stampa – auspica il coinvolgimento e il sostegno concreto di tutti i cittadini onesti, di tutti coloro che ritengono che la scuola sia il pilastro su cui poggia l’intera organizzazione sociale, di tutti coloro che hanno messo a fuoco con quanta prepotenza e con quale violenza sia stata condotta l’intera operazione che ha portato all’approvazione della legge: siamo sicuri che altri contrasti si inaspriranno, altri conflitti avranno come teatro la scuola, che dovrebbe invece essere luogo di sereno e pacato dibattito, sede privilegiata del rispetto delle differenze di vedute e di posizione, luogo di pari opportunità per tutti, ambiente per l’apprendimento e non per lo scontro pregiudiziale e arrogante”.
Per il Comitato “unico merito di Renzi è quello di aver ideato una riforma della scuola tanto nefasta da far ritrovare insieme, indipendentemente dalle differenziazioni politiche e sindacali , le migliori energie dell’attuale scenario culturale e della scuola italian . Dove per scuola si intende il complesso armonico di alunni, di insegnanti, di personale ATA, genitori, dirigenti, pedagogisti, esperti di didattica e formazione che operano sul campo contro una scuola monocratica e aziendalistica”.
Apporre la propria firma significa consentire alla Scuola Pubblica Italiana di rimanere luogo di servizi alla persona, di rispetto, tolleranza, inclusione, occasione di crescita umana, palestra di democrazia vissuta, di esercizio della libertà di pensiero, sviluppo delle capacità creative e senso critico degli studenti.
Già dallo scorso lunedì 20 luglio è possibile sottoscrivere la richiesta di referendum negli uffici comunali dei municipi italiani. Oltre che presso il proprio comune, entro il 25 settembre, la richiesta di referendum potrà essere sottoscritta presso appositi banchetti che saranno allestiti in tutto il territorio nazionale, a cura dei comitati locali.
Si firma a Brembio e in tutti i comuni del Lodigiano. A Turano Lodigiano, ad esempio, secondo l’avviso pubblicato all’albo pretorio, si può firmare presso l’Ufficio Anagrafe del Comune dal lunedì al sabato negli orari di apertura dell’ufficio.

di sfumich


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