Molti secoli prima dell’era cristiana, i pagani celebravano già una festa in questo stesso periodo dell’anno in onore del figlio della regina di Babilonia, chiamata che “regina del cielo”.
In Egitto Horus, il “divino” figlio d’Iside (nome egizio della regina del cielo), nacque nello stesso periodo, nel solstizio d’inverno.
Molto tempo prima di essere stati in contatto con il cristianesimo, i Sassoni d’Inghilterra chiamavano già il 25 dicembre “il giorno del bimbo” e la notte precedente “la notte della madre”. E’ interessante notare il nome popolare per “natale” in Inghilterra: “Il giorno di Yule”. Yule è il nome caldeo per “bambino”! Questo bambino, non può dunque essere Gesù, il vero Messia.
Spesso si crede che questa festa abbia solo un carattere astronomico, ricordando semplicemente la fine della corsa annuale del sole e l’inizio di un nuovo ciclo.
In realtà, questo nasconde qualcosa di occulto.
Il signore Luna era il grande oggetto di culto per gli antichi arabi. Questa divinità lunare, dicevano, era nata il 24 dicembre. Questo mostra che la nascita che celebravano non aveva un rapporto con il corso del sole.
I Sassoni consideravano il sole come una divinità femminile e la luna come una divinità maschile. Era dunque anche per loro la festa del signore Luna che celebravano, come gli antichi arabi.
“Ma voi, che abbandonate l’Eterno, che dimenticate il Mio monte santo, che apparecchiate la mensa a Gad e riempite la coppa di vino profumato a Meni“ (Isaia 65:11).
In oriente questo dio Luna era chiamato Meni. Gad era invece la divinità solare.
Girolamo, nel 4° sec. dopo Cristo, commentando queste parole d’Isaia, diceva che al suo tempo era ancora usanza, e particolarmente in Egitto, preparare tavole con cibi prelibati e coppe di vino nuovo, l’ultimo giorno dell’ultimo mese dell’anno.
Questo significa che queste pratiche idolatriche che si praticavano secoli prima della nascita di Gesù, continuavano a praticarsi anche dopo la Sua nascita e continuano tuttora appunto con la festa del natale.
Da Babilonia in poi, il sole è stato l’oggetto favorito del culto. Esso veniva adorato come il dio incarnato. Questo dio sole, ossia Baal, era considerato come l’unico dio, ed era il principio essenziale del sistema idolatra babilonese. Questo dio incarnato diventava dunque Tammuz, il quale veniva adorato.
Nella mitologia Indù, che è essenzialmente babilonese, il sole Surya viene rappresentato incarnato per vincere i nemici degli dei. Questa è la nascita del dio sole.
In Egitto anche, il sole era rappresentato nato da una vergine. Infatti, la regina del cielo denunciata da Geremia, era chiamata, in Egitto, Athor, cioè “la dimora di Dio”. Questo significa che in lei abitava la pienezza della divinità. Essa era considerata onnipotente e vergine madre. Su un suo tempio era scritto:“Sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà…Colei che ha messo al mondo il sole”.A Roma questa festa si chiamava “festa di Saturno” e durava cinque giorni. C’erano ubriachezze e fornicazioni. Gli schiavi diventavano provvisoriamente padroni e i padroni schiavi.
A Babilonia nel mese dicembre festeggiavano la stessa festa, allo stesso momento e nello stesso modo.Questa era la festa di Bacco.
Fu dunque per conciliarsi con i pagani ed aumentare il numero di “cristiani” che Libero, nel 354, ebbe l’idea di celebrare la nascita di Gesù il 25 dicembre.
Questa festa così introdotta rimaneva sempre la festa pagana in onore del dio sole, però adattata con dei nomi cristiani!
Questa festa superstiziosa fu poi progressivamente introdotta in molti movimenti “cristiani”.
Lutero stesso, ex cattolico, perpetrò questa festa, la quale si trova tuttora in alcuni ambienti protestanti.
Fonte: http://www.diotiama.it/
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