Secondo un recente sondaggio il 72% dei musulmani americani voterà per Hillary Clinton, contro un 4% che voterà per Donald Trump.
(Kirkland An) Negli Stati Uniti un nuovo sondaggio conferma che una schiacciante maggioranza degli americani musulmani preferisce la candidata democratica Hillary Clinton al candidato repubblicano Donald Trump. Un’indagine su scala nazionale, pubblicata dal Consiglio per le relazioni americano-islamiche (CAIR), ha rivelato che l’86% di tutti gli elettori musulmani iscritti ha intenzione di votare l’8 novembre e che il 72% di essi assegnerà il proprio voto a Hillary Clinton. Soltanto il 4% degli 800 intervistati ha affermato che voterà per Donald Trump, mentre il 3% prevede di votare per Jill Stein e il 2% per Gary Johnson.
Islamofobia in aumento
Il 91% dei partecipanti al sondaggio ritiene sbagliata la proposta di Trump che mira a proibire ai musulmani l’ingresso negli Stati Uniti. Il sondaggio mostra anche che l’85% degli intervistati ritiene che l’islamofobia sia in costante aumento. Inoltre il 30% ha detto di aver subito discriminazioni o profiling nel corso dell’ultimo anno.
Terrorismo islamico
Nel secondo dibattito presidenziale, il 9 ottobre scorso, una elettrice musulmana indecisa, Gorbah Hamed, ha domandato ai due candidati quali misure intendessero adottare per aiutare le persone di fede musulmana a “gestire le conseguenze di essere considerate alla stregua di minacce per il loro stesso paese”. Trump ha menzionato la questione del “terrorismo islamico radicale”, sostenendo che spetta ai musulmani denunciare gli estremisti. Clinton ha preso le distanze da questa definizione e ha invece affermato: “Non siamo in guerra con l’islam, agire come se lo fossimo significa fare il gioco dei terroristi”.
Interessi economici e diritti civili
Il sondaggio ha rivelato che il 62% degli intervistati ritengono il partito repubblicano ostile nei confronti dei musulmani (nel 2012 erano il 51%). Nello stesso periodo il numero di musulmani iscritti al partito repubblicano è rimasto stabile al 6%, una percentuale vicina al 9% del 2012 e all’8% del 2008. Robert McCaw, del CAIR, spiega questa stabilità con il fatto che coloro che aderiscono al partito repubblicano lo fanno per motivi economici e non a causa delle loro preoccupazioni per i diritti civili.
I temi caldi
Secondo l’indagine, per i musulmani americani le questioni più urgenti sono quelle legate ai diritti civili, all’istruzione, al lavoro e all’economia, la protezione degli studenti contro il bullismo e le molestie, il divieto di immigrazione per i musulmani, così come il terrorismo e la sicurezza nazionale. In un comunicato Robert McCaw ha dichiarato: “I risultati del sondaggio indicano che i candidati presidenziali potrebbero ancora attirarsi i favori dell’elettorato musulmano americano affrontando questioni come il degrado dei diritti civili e l’islamofobia crescente”. Il sondaggio del CAIR ha un margine di errore di più o meno 3,5 punti percentuali. (RNS/Protestinter; trad. it. G.M.Schmitt/voceevangelica.ch)
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