Qualcuno Dirà: “Tu hai la fede, ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. Vuoi tu o uomo vano conoscere che la fede senza le opere non ha valore? (Giac.2).Sono assai le persone presuntuose che dicono di aver fede in Dio, ma son condannate dalle loro opere; sfruttano il peccato al massimo possibile magari con bestemmie e poi dicono d’aver fede in Dio.
Sappiamo però che Dio non può essere beffato. Egli conosce i pensieri di ognuno al mondo, prima che siano messi in pratica. Infatti, sappiamo che colui che ha fede, la dimostra spontaneamente, e siccome la fede non è qualcosa che si porta in tasca, da poterla dimostrare quando è chiesta da qualcuno, allora si nota nella condotta, nel parlare e nelle opere di chi dice di aver fede. Un tizio che usa un linguaggio scurrile, può dire d’aver fede, ma non ha la fede di Dio. Un altro che nella sua condotta agisce falsamente contro il prossimo, non ha la fede di Dio. Un altro che per ingannare qualcuno, fa un’opera che pare buona all’occhio, ma fatta col fine guasto, non ha la fede di Dio. Un altro ancora che dice di andare in chiesa ma non offre nulla, o pochissimo per portare avanti la chiesa, quel tizio non ha la fede di Dio;- e via di seguito.
Perciò l’apostolo Giacomo dice che senza le buone opere, la fede non è fede, anzi è fede morta. Dunque, secondo Giacomo, la fede di Dio si dimostra mediante le opere; ed ecco porta come illustrazione Abramo, cui fu giustificato per le opere quando offrì il suo figlio Isacco sull’altare. E continua dicendo: Tu vedi che la fede operava insieme con le opere di lui, e che per le opere la fede fu resa compiuta; e così la Scrittura dice: Abramo credette in Dio e ciò gli fu messo in conto di giustizia, e fu chiamato amico di Dio.
L’apostolo Paolo invece spiega l’altro lato della medaglia, dicendo pure di fare buone opere e di camminare in buone opere, perché Dio ci ha creati in Cristo Gesù per le buone opere le quali Iddio ha innanzi preparate affinché le pratichiamo. (Efe.2:10). Ma sottolinea che le nostre buone opere non riusciranno mai a darci la salvezza, perché sono opere richieste dalla legge, e per le opere della legge, nessuna persona sarà giustificata perché nessuno arriva al compimento. Infatti dice: Abbiamo riconosciuto che l’uomo non è giustificato per le opere della legge, ma lo è soltanto per la fede in Gesù Cristo.. (Gal.2:16). Lo stesso dice in Romani 3:20; poi nel verso 21 dice: Ora indipendentemente dalla legge, è stata manifestata una giustizia di Dio, mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti. In Efesini 2:8 dice: Poiché è per grazia che voi siete salvati, mediante la fede e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù do opere, affinché nessuno si glori…
Poi anche Paolo prende come illustrazione il padre Abramo e dice: Che diremo dunque che il nostro antenato Abramo abbia ottenuto secondo la carne? Poiché se Abramo è stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che gloriarsi; ma dinanzi a Dio egli non ha di che gloriarsi; infatti che dice la Scrittura? Ora Abramo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto di giustizia. (Rom.4:1-3). Or mentre Giacomo dice che Abramo fu giustificato per le opere quando offrì il suo figlio (Giac.2:21); Paolo dice invece che Abramo fu giustificato per la fede perché credette a Dio. Rom.4:3; Ebr.11:17. E chi non ha la fede di Dio, non opera le opere richieste da Dio.
Cosa diciamo noi intorno a ciò? Diciamo che Abramo aveva viva fede in Dio che alla sua richiesta gli offrì per fede il figlio, Isacco, dimostrando la fede. Ma Giacomo non dice il contrario, anzi ci vuol far capire che Abramo aveva fede in Dio, e la sua fede si dimostra poi quando gli offrì il figlio Isacco.
Ancora noi, come figli della fede di Abramo, conduciamoci degnamente secondo la vocazione alla quale siamo stati chiamati in Cristo Gesù.
L’apostolo Paolo invece spiega l’altro lato della medaglia, dicendo pure di fare buone opere e di camminare in buone opere, perché Dio ci ha creati in Cristo Gesù per le buone opere le quali Iddio ha innanzi preparate affinché le pratichiamo. (Efe.2:10). Ma sottolinea che le nostre buone opere non riusciranno mai a darci la salvezza, perché sono opere richieste dalla legge, e per le opere della legge, nessuna persona sarà giustificata perché nessuno arriva al compimento. Infatti dice: Abbiamo riconosciuto che l’uomo non è giustificato per le opere della legge, ma lo è soltanto per la fede in Gesù Cristo.. (Gal.2:16). Lo stesso dice in Romani 3:20; poi nel verso 21 dice: Ora indipendentemente dalla legge, è stata manifestata una giustizia di Dio, mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti. In Efesini 2:8 dice: Poiché è per grazia che voi siete salvati, mediante la fede e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù do opere, affinché nessuno si glori…
Poi anche Paolo prende come illustrazione il padre Abramo e dice: Che diremo dunque che il nostro antenato Abramo abbia ottenuto secondo la carne? Poiché se Abramo è stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che gloriarsi; ma dinanzi a Dio egli non ha di che gloriarsi; infatti che dice la Scrittura? Ora Abramo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto di giustizia. (Rom.4:1-3). Or mentre Giacomo dice che Abramo fu giustificato per le opere quando offrì il suo figlio (Giac.2:21); Paolo dice invece che Abramo fu giustificato per la fede perché credette a Dio. Rom.4:3; Ebr.11:17. E chi non ha la fede di Dio, non opera le opere richieste da Dio.
Cosa diciamo noi intorno a ciò? Diciamo che Abramo aveva viva fede in Dio che alla sua richiesta gli offrì per fede il figlio, Isacco, dimostrando la fede. Ma Giacomo non dice il contrario, anzi ci vuol far capire che Abramo aveva fede in Dio, e la sua fede si dimostra poi quando gli offrì il figlio Isacco.
Ancora noi, come figli della fede di Abramo, conduciamoci degnamente secondo la vocazione alla quale siamo stati chiamati in Cristo Gesù.
John Colucci notiziecristiane.com
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