Mosca punta i missili nucleari contro l’Europa

missili-bukROMA – Missili russi a testata nucleare puntati verso l’Europa. La notizia diffusa sabato dal quotidiano tedesco Bild è stata confermata ieri dal Cremlino.
Una notizia che riporta indietro di decenni le lancette della storia, con i venti ormai dimenticati della Guerra Fredda che tornano a spirare sul vecchio continente. I vettori, secondo Bild, sono stati schierati sia nell’enclave baltica russa di Kaliningrad, lungo le frontiere con Polonia, sia lungo il confine occidentale con Estonia e Lettonia. Le immagini satellitari, argomenta il quotidiano, documentano che si tratta di missili SS-26, installati negli ultimi 12 mesi. Armi offensive che possono trasportare una testata nucleare e con un raggio di almeno 1000 km e sarebbero in grado di colpire non solo la Polonia, ma anche Berlino, Dresda, Lipsia e Roma. Ieri da Mosca è arrivata la conferma: i missili nucleari a medio raggio Iskander-M ci sono. «La dislocazione delle divisioni missilistiche sul territorio del distretto militare occidentale non violano gli accordi internazionali», ha spiegato  il portavoce del ministero della Difesa russo. «I complessi missilistici tattico-operativi Iskander sono in dotazione delle truppe missilistiche e di artiglieria del distretto militare occidentale», ha aggiunto. La Nato è sul chi va là: il dispiegamento dei missili russi, ha fatto sapere l’Alleanza Atlantica, «non contribuisce alla sicurezza Euro-atlantica e non manterrebbe quello spirito di cooperazione in cui Nato e Russia hanno lavorato». E più in generale una serie di scelte «è motivo di preoccupazione».

Proteste anche da Polonia e Paesi baltici: «I progetti di dispiegamento di missili Iskander-M nella regione di Kaliningrad preoccupano. La Polonia lo ha detto più volte», si legge in una nota del ministero degli Esteri di Varsavia.  Da tempo Putin aveva minacciato reazioni al piano Nato di costruire e schierare in Polonia, Repubblica ceca e Romania uno scudo antimissile per difendere l’Alleanza dalla potenziale minaccia di missili iraniani o nordcoreani. Alla luce dei venti di guerra che spirano in Ucraina e della minaccia di Obama di armare Kiev la situazione che si profila appare alquanto incandescente e il pericolo di un escalation militare che possa coinvolgere  direttamente l’Europa rintona quasi come uno squillo di tromba che avvisa: ” NON C’E’ PIU’ TEMPO”
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