Sono grato a Dio per l’opportunità ed il privilegio che mi concede di parlare dell’amore che ha avuto per me, di quello che mi ha donato e mi dona, pur essendo consapevole di non meritare nulla. Infatti, pur sforzandomi di camminare secondo i suoi insegnamenti, non mi considero degno di tante benedizioni; nonostante ciò, ricevo da Dio amore e pazienza.
Circa quindici anni fa, mia moglie fu invitata, da una vicina di casa, in una chiesa evangelica, per assistere ad una delle riunioni settimanali. Al suo ritorno, notai in lei un entusiasmo insolito; volle raccontarmi dettagliatamente tutto quello che aveva visto ed udito.
In quel periodo, tra noi non vi era un buon dialogo; nè tanto meno, parlavamo di argomenti di carattere religioso. Anzi devo dire che litigavamo spesso; di conseguenza il nostro matrimonio, felice in apparenza, andava sempre peggio.
Comunque, rimasi lì ad ascoltarla, mentre descriveva ogni dettaglio della riunione, durante la quale era stata colpita dal fatto che tutti i presenti leggevano la Bibbia e cantavano inni di lode a Dio. Mi spiegò dettagliatamente come si era svolta la riunione, sottolineando un particolare momento, durante il quale, i presenti avevano raccontato, in testimonianza, le proprie esperienze e le benedizioni ricevute dal Signore.
Aveva ascoltato, anche, il racconto di giovani che ringraziavano il Signore per essere stati liberati dalla schiavitù della tossicodipendenza. Altri lodavano Dio per essere stati guariti da infermità, mettendo in evidenza l’intervento e l’opera di Dio nella loro vita.
Particolare importanza veniva data al modo, davvero soprannaturale, in cui queste liberazioni e guarigioni avvenivano, producendo una trasformazione nel cuore di chi riceveva queste benedizioni.
Ad un certo punto del suo racconto, mia moglie, mi chiese di proporre a mio fratello, che viveva una situazione di tossicodipendenza già da molti anni, e che aveva cercato inutilmente di venirne fuori, di provare la stessa soluzione sperimentata da quei giovani, di cui aveva ascoltato la testimonianza in quella chiesa evangelica.
La domenica seguente, a casa dei miei genitori, proposi a mio fratello di provare questo metodo; lui, sorprendentemente, accettò subito, anche perchè, a sua volta, mi misse, che aveva già sentito parlare, da altri amici che avevano frequentato la stessa chiesa, che la soluzione aveva funzionato bene e che gli avevano in precedenza rivolto un invito ad andare in quella chiesa evangelica.
Quella sera stessa siamo entrati insieme in un luogo di culto evangelico. Lì, mio fratello ritrovò tanti amici e alla fine del culto disse che voleva tornare un’altra volta, per provare il metodo usato con successo da diversi suoi amici.
Spinto dalla curiosità, e dal pochissimo amore che avevo nei confronti di mio fratello a causa della sua situazione, lo invitai a trascorrere il cosiddetto “periodo di astinenza” a casa mia.
I giorni passavano… mio fratello …piano piano veniva fuori da quel flagello che è la droga; ancora più straordinario mi parve il fatto che non faceva uso, durante quel periodo così diìfficile e delicato di alcun medicinale.
Miracolosamente, eroina, cocaina, metadone venivano estirpati; era stata sufficiente una semplice ma efficace preghiera fatta nel nome di Gesù.
Non mi sembrava vero!
In quei giorni la mia casa pareva una stazione ferroviaria; molti ragazzi si davano il cambio, giorno e notte, non lasciando mai solo mio fratello, che circondavano di sincero amore e affetto. Quel tipo di affetto che, io stesso, da anni, non provavo verso mio fratello.
L’amore e la fede incrollabile di quei ragazzi, stavano guarendo e liberando mio fatello, producendo, come conseguenza, un vero e proprio sconvolgimento della mia vita. Sono stati momenti bellissimi, anche se un pò impegnativi, che trovo una certa difficoltà a descrivere in questo momento.
Resta il fatto che quella esperienza aveva prodotto un risultato anche in me; volevo saperne di più, ero preso da grande curiosità.
Incominciai allora a cercare la verità e ed interessarmi di quel Gesù di Nazareth morto sulla croce del Golgota più di duemila anni fa.
Presi a leggere la Bibbia mentre provavo una fame insaziabile di verità, che mi spingeva a divorare, capitolo dopo capitolo, per conoscere la Parola di Dio,, che in breve tempo ha trasformato anche la mia vita.
Tante sono le cose che Gesù ha fatto e continua a fare nella mia casa.
I problemi non mancano, ma, in ogni situazione, il mio Signore non mi lascia e non mi abbandona. Ho ritrovato l’amore per mia moglie e per la mia famiglia, verifico ogni giorno che la vita che conducevo non aveva nessun valore ed era senza senso.
Concludendo con un breve cenno sul valore della famiglia, dico che, quando le cose non vanno bene nei rapporti coniugali, si pensa che l’unico rimedio sia il divorzio, non curandosi egoisticamente di quello che si è costruito.
Con il divorzio, si sconvolge irresponsabilmente l’esistenza dei figli, non tenendo conto del loro parere, conducendoli di conseguenza verso un mondo privo di valori morali, senza riflettere, senza tenere conto delle disastrose conseguenze e con l’illusione di poter vivere di svaghi, divertimenti e perversione.
A te che leggi, desidero dire: cerca anche tu Colui che può cambiare la tua vita.
L’Iddio che ho conosciuto non guarda all’apparenza, come fanno gli uomini, guarda il cuore.
Tendigli la mano, la sua è già pronta.
Gesù è la Via, la Verità e la Vita.
Quello che la Parola di Dio dice… i racconti, i fatti e le esperineze narrate nella Bibbia non sono favole, frutto di fantasia, non sono “belle storie”.
Dio non cambia, Egli è sempre lo stesso, ieri oggi e in eterno.
Dio ti benedica
Mimmo Scianatico | Radioevangelobari.it/
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