Uccidere un feto equivale a uccidere un essere umano! Loro sono persone. Persone che probabilmente avremmo incontrato per strada tra qualche anno e chiamato Maria, Francesco, Michela, Pietro, Giovanni, Elisabetta … Persone che avrebbero arricchito le nostre giornate quotidiane con le loro vite concrete, con le loro scelte, le loro passioni, i loro talenti e i loro desideri.
Oggi, parla di aborto e di tutte le persone mai nate, a causa della scelta sbagliata di altrettante madri mancate.
Consideriamo per un istante cosa ci dice Giobbe nella Bibbia: “O perché non sono stato come un ABORTO NASCOSTO, come BIMBI che non hanno mai visto la luce?” (Giobbe 3:16). Giobbe si riferisce agli abortiti con il termine BIMBI. Non come feti! Non come ammassi di tessuti ma BIMBI! Agli occhi di Dio un nascituro abortito rimane pur sempre un essere umano vivente. Dio non ha mai detto che il nascituro sia un qualcosa d’inferiore all’essere umano.
Perché è così difficile per alcuni considerare, forse che, il piccolissimo embrione che comincia a svilupparsi nell’utero di una donna, immediatamente dopo il concepimento, sia un bambino già nato? E’ un essere umano che, per respirare e mangiare come noi, dovrà ancora attendere 9 mesi.
Se non ci renderemo conto di questo, allora, i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ci sembreranno solo dei numeri.
Ma lo sai quanti sono i bimbi uccisi con la pratica dell’aborto? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno vengono praticati tra i 40 e i 60 MILIONI di aborti. Circa 153,425 ogni giorno. Circa 6,393 ogni ora. Da quando hai aperto questa mail, ne sono stati praticati più di 100. Circa 106 aborti ogni minuto. 106 esseri umani esattamente come te e me … solo con dimensioni un po’ più ridotte.
Non possiamo rimanere indifferenti, leggendo queste parole; non possiamo non dire che l’aborto è un omicidio, un’interruzione della vita, che avviene, tra l’altro, in un modo crudelissimo per il bambino.
Noi, che siamo nati grazie ad un atto d’amore dei nostri genitori, abbiamo il dovere di parlare per i nostri piccoli fratelli che potrebbero salvarsi ancora.
Vi invitiamo corteo di sabato 19 a Milano, ore 15 piazzale Cadorna, come da manifesto allegato, per l’abrogazione referendaria della legge 194. Non mancate!
Quest’anno, ricorre anche il 41° anniversario dall’approvazione della Legge 194 sull’aborto e non possiamo spegnere le coscienze, ignorare volutamente le proposte di legge più recenti, pronte a compiere nuovi reati autorizzati, contro la vita e l’umanità.
Quello che accade, sotto gli arnesi che invadono l’utero materno per uccidere il feto, non è molto diverso dagli atti di coloro che hanno compiuto stragi, genocidi, perpetuati nel corso della storia e che tanto deploriamo. Scendere in piazza è un atto di dovere!
Pietro Proietto
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