by CHARLES HADDON SPURGEON – È buono pesarci frequentemente sulla bilancia della Parola di Dio. Troverai ottimo l’esercizio di leggere i salmi di Davide, e, meditando su ogni verso, chiederti: “Posso dire questo? Ho lo stesso sentimento di Davide? E’ mai stato rotto il mio cuore a causa del peccato, come lo era il suo quando scriveva i salmi di pentimento? La mia anima è stata piena di fiducia nell’ora della difficoltà, come lo era la sua quando cantava le grazie di Dio nella caverna di Adullam o nei nascondigli di Enghedi? Prendo la coppa della salvezza e invoco il nome del Signore?“.
Ora considera la vita di Cristo, e mentre leggi, chiediti quanto assomigli a Lui. Cerca di scoprire se possiedi la mansuetudine, l’umiltà, lo Spirito vivente che Egli insegnava e mostrava costantemente. Poi, considerando le epistole, verifica se stai condividendo l’esperienza dell’Apostolo. Hai mai gridato comefece lui: “Misero me uomo, chi mi trarrà da questo corpo di morte?”. Hai mai sperimentato la Sua umiltà? Ti è mai sembrato di essere il primo fra i peccatori, e meno dell’ultimo dei santi? Hai sperimentato almeno qualcosa della sua consacrazione? Potresti unirti a Lui e dire: “Per me il vivere è Cristo e il morire guadagno”?
Se leggiamo la Parola di Dio in questo modo, come se fosse un esame della nostra condizione spirituale, avremo buone ragioni per fermarci molte volte e dire: “Signore, sento di non essere mai arrivato a questo punto, aiutami ad arrivarci! Concedimi un vero spirito di pentimento, uno spirito come quello di cui sto leggendo. Donami una vera fede, donami uno zelo più fervente, infiammami di un amore più ardente, concedimi la grazia della mansuetudine, fammi più simile a Cristo. Fa’ che non sia più ‘trovato mancante’ quando verrò pesato sulla bilancia del santuario, affinché non sia trovato mancante sulla bilancia del giudizio”.
“Non giudicate, affinché non siate giudicati”.
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