Non sono un agricoltore ma qualcuno mi ha dato delle nozioni a riguardo, ed anche se a te apparentemente poco potrebbe importare rispetto alla potatura, scoprirai che è qualcosa che ti riguarda molto più di quello che pensi. A volte ti trovi in una situazione di “fallimento” e nulla accade intorno a te. Quando sei in questa posizione,
non ti cerca nessuno, non si aprono situazioni, opportunità da nessuna parte, ed è in questi momenti che si è tentati a fare delle scelte importanti, scelte che a volte siamo costretti a fare a causa di situazioni circostanti.
Altre volte invece, può accadere che proprio mentre stai prosperando in quello che stai facendo, accade qualcosa che ti porta lontano da questo e non capisci perché Dio permette ciò. Anche qui ti ritrovi a fare delle scelte importanti, questa volta però sono molto più difficili da prendere, sono scelte che non avresti mai voluto trovarti a decidere.
Nella Bibbia troviamo una descrizione che ti è più vicina di quanto immagini.
Gesù ad un certo punto descrive un immaginario di vita quotidiana che vede coinvolto il Padre Celeste in qualità di Vignaiuolo, Gesù stesso in quanto vigna e poi illustra dei tralci i quali sono tutti coloro che hanno già accettato nella propria vita la signoria di Cristo. Nell’illustrazione che Gesù dà avviene qualcosa che desidero mettere in risalto: “Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più.” Giovanni 15:2
E’ chiaro che ogni tipo di tralcio qui rappresentato è attaccato alla vite che è Cristo, cioè Gesù sta parlando a coloro che si ritengono salvati, ai credenti. Egli dichiara: “Ogni tralcio che in me …” quindi persone che sono già legate a Lui.
Troviamo due tipologie di persone: un tralcio che non porta frutto e uno che porta frutto. Le due tipologie di persone hanno conseguenze distinte, il primo non porta frutto e perciò viene tolto e bruciato nel fuoco, il secondo invece dà frutto ma viene potato affinché ne dia di più.
In queste due categorie ci ritroviamo tutti noi.
Portare frutto può voler dire molte cose, dalla salvezza dei perduti, al carattere di Cristo in noi, alle buone opere, ecc …
– Di certo noi tutti siamo stati scelti e costituiti per portare frutto!
“Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” Giovanni 15:16
– Non basta portare frutto, il frutto deve essere buono!
“Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco.” Matteo 7:19
– Dal frutto che portiamo la gente conoscerà chi siamo e a Chi apparteniamo!
“O fate l’albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l’albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l’albero.” Matteo 12:33
– Tutti dobbiamo portare frutto, ma ciascuno produrrà in modo differente!
“Ma quello che ha ricevuto il seme in terra buona è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, così, l’uno rende il cento, l’altro il sessanta e l’altro il trenta”. Matteo 13:23
Essendo stati scelti e chiamati per portare frutto, è ovvio che, se anche siamo attaccati alla vigna e non portiamo frutto, il Vignaiuolo potrebbe tagliarci e gettarci nel fuoco: “Disse dunque al vignaiuolo: “Ecco, sono ormai tre anni che vengo a cercare frutto da questo fico, e non ne trovo; taglialo; perché sta lì a sfruttare il terreno?” Luca 13:7
Cambia il tipo di pianta ma la logica ed il principio divino è sempre lo stesso. Dio ti ha scelto perché sa che PUOI portare frutto, quindi DEVI portarlo, è una conseguenza naturale, se non avviene c’è qualcosa che non va bene. Questa è la prima categoria di tralci.
Desidero concentrarmi sulla seconda categoria di tralci.
Sono persone anch’esse attaccate alla vigna e a differenza dei primi questi stanno portando frutto, quindi tutto procede bene e nella norma. Avviene però, qualcosa, un principio che in natura è normale ma quando questo si riflette sulla nostra vita, non è facile accettarlo.
Tutto va bene, i tralci stanno portando frutto e il Vignaiuolo che fa, li pota affinché portino ancora più frutto. A prima vista potrebbe sembrare che il Vignaiuolo non è mai contento. Invece scopriamo da questo, come Egli ami questi tralci e come li conosca in profondità.
A volta farai esperienze che hanno dell’assurdo, tutto va bene, stai lavorando per Dio, il tuo impegno sta portando degli ottimi risultati. Mentre tu stai godendo e ti stai rallegrando dei risultati, ecco che arriva Dio e in qualche modo ti fa comprendere che devi cambiare, posto, città, nazione, il tipo di servizio per lui, ecc … e sinceramente ti chiederai: “ma perché Signore?”, “c’è qualcosa che non va?”, “ho sbagliato qualcosa?”, “il mio tempo qui è finito?” … niente di tutto questo!
Semplicemente Dio ti ama, ti conosce in profondità, conosce le tue potenzialità, i tuoi talenti e desidera che tu sviluppi altri aspetti del tuo ministerio, del tuo impegno per Lui, che tu sviluppi in altri luoghi, con altre persone, che tu estendi pienamente tutto quello che hai ricevuto.
Se Dio non facesse così, per quale motivo mentre tu sei benedetto, dovresti lasciare tutto e dedicarti ad altro nell’opera di Dio? Non avrebbe senso, non saresti mai spinto a farlo. Chi ti sta intorno non capirebbe, magari hai fatto tanto per arrivare a quel punto che lasciarlo sembrerebbe un peccato. Ma dobbiamo entrare sempre più nell’ottica che l’opera è di Dio, e che una volta che tu in un posto hai dato tanti frutti, Dio ti impiegherà in altre dimensioni, perché ti ama, affinché tu cresca e sviluppi tutte le tue potenzialità utili per l’avanzamento del Suo regno.
Non dobbiamo attaccarci troppo ai luoghi e alle persone. Ricordati che mentre porti frutto, Dio potrebbe potarti affinché tu ne dia di più per la Sua gloria. È ovvio che quando ci spostiamo o cambiamo tipo di servizio, ci restiamo male, comunque la potatura comporta un taglio, una lavorazione, che indubbiamente porta sofferenza, il Vignaiuolo questo lo sa, ma sa anche che porterai più frutto di prima e che la gioia che ne avrai ti permetterà di superare il distacco.
La domanda che ti faccio è: “Sei pronto ad essere potato?”. Dio potrebbe chiederti “apparentemente” il tuo Isacco come fece con Abramo, dico apparentemente, perché lo mise solo alla prova, ma Isacco non morì e non fu tolto ad Abramo. Apparentemente ti sembrerà che Dio voglia toglierti qualcosa, in realtà desidera darti e farti vedere molto di più.
Accetta la Sua mano saggia sulla tua vita, sii mansueto, umile, e vedrai la gloria di Dio intorno a te e nella tua vita.
“Il timore del SIGNORE è scuola di saggezza; e l’umiltà precede la gloria.” Proverbi 15:33
Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com
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