Il film la “Resurrezione”, quello che si annuncia come uno dei film più importanti della storia ha una data ufficiale. Il regista non ha bisogno di presentazioni: Mel Gibson.
È ufficiale: c’è la data dell’uscita del sequel di The Passion, uno dei film indipendenti di maggior successo nella storia del cinema. Merito del talento e della caparbietà di Mel Gibson, l’attore-regista che nell’ormai lontano 2004 regalò all’umanità un capolavoro davanti al quale nessuno rimase indifferente
Film disprezzato o osannato, The Passion ha polarizzato gli animi come non mai. Ma a ben vedere anche le polemiche feroci legate all’uscita de La Passione di Cristo hanno come fatto ripercorrere ai protagonisti della pellicola la storia stessa che avevano messo in scena. Non è stata solo fiction: il film ha cambiato vite, ha toccato esistenze concrete.
Pensiamo alla conversione di Pietro Sarubbi, il Barabba di The Passion folgorato dallo sguardo cinematografico – ma incredibilmente reale – del Cristo impersonato da Jim Caviezel, il quale dal canto suo ha raccontato di aver pagato a caro prezzo l’interpretazione di Gesù nel film di Gibson.
Carriera distrutta per Caviezel, per il quale si sono chiuse tutte le porte di Hollywood. «Ma non mi pento affatto di avere accettato, anzi: ha rafforzato la mia fede», ha detto l’attore tornato in grande stile sullo schermo con il recente – e scomodissimo – The Sound of Freedom (sempre con lo zampino di Gibson). Eppure malgrado le resistenze The Passion ha avuto un successo incredibile. Non sostenuto da alcuno studio, Gibson ha dovuto investire 30 milioni di tasca sua – o meglio della sua società di produzione – nel film che al botteghino ha incassato oltre 612 milioni di dollari. Ora arriva il sequel, che comincia dove era finita La Passione di Cristo: con la Risurrezione di Gesù.
Quando uscirà il sequel de La Passione di Cristo
Si chiamerà proprio così: Resurrection, «Resurrezione», l’atteso sequel di The Passion. Mel Gibson lo ha già annunciato così: «Sarà uno dei film più importanti della storia». E c’è da credergli visto il precedente di vent’anni fa. Il debutto di Resurrection, apprendiamo dal sito de Il Timone, ha una data: 18 aprile 2025, il prossimo Venerdì Santo.
Grandi sforzi sono stati compiuti per rimettere assieme il cast originario di The Passion. Immancabili Jim Caviezel nella parte di Gesù e Maia Morgenstern, indimenticabile interprete di Maria. Peraltro – tu chiamale, se vuoi, Dio-incidenze – il cognome dell’attrice romena, di chiare ascendenze tedesche, significa letteralmente “Stella del Mattino”. Ma ci sarà anche Francesco De Vito nel ruolo di San Pietro.
Le scene di Resurrection sono state girate in Israele, Marocco e in alcune parti d’Europa, Italia compresa. Ancora non si sa, come si era ventilato inizialmente, se il film sarà suddiviso in più parti e se dunque ci saranno altri sequel. Certi invece il titolo e la trama: il film si chiamerà Resurrezione e si focalizzerà sui fatti seguiti alla Passione e Morte del Signore, con dialoghi in ebraico, aramaico e latino, come avvenuto già per The Passion.
C’è da giurare che anche Resurrection toccherà in profondità molte anime, chiamate a prendere posizione davanti al miracolo dei miracoli – se Cristo non è risuscitato dai morti, dice San Paolo, vana è la nostra fede – e al Destinatario delle parole di Simeone. «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori» (Lc 2, 34-35).
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