Altri invece dicevano: «È Elia!» ed altri dicevano: «Un profeta come uno dei profeti[1]». Ma il (re) Erode [2] diceva: «Quello[3] che io ho decapitato[4], costui[5] è risorto!».
Infatti il (re) Erode in persona[6] aveva mandato ad[7] arrestare Giovanni e lo aveva incatenato[8] in prigione a motivo di Erodiade la moglie di Filippo suo proprio fratello, giacché l’aveva sposata[9]! Diceva, infatti, Giovanni ad Erode[10]: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!». Pertanto Erodiade altercò con lui[11] e bramava condannarlo a morte, e[12] non poteva. Infatti, Erode temeva[13] Giovanni, riconoscendolo[14] uomo giusto e santo, e lo manteneva[15], per di più dopo averlo ascoltato guardava con indifferenza[16] molte cose[17], e lo ascoltava volentieri[18].
[1] Nel testo greco è usato proprio il numero “uno” seguito da “dei profeti”, impossibile tradurlo in altro modo a meno di falsificare il testo – Veramente FALSO “come quelli di una volta”.
[2] “udito ciò” è AGGIUNTA ARBITRARIA!
[3] In greco non è scritto il nome, ma il pronome “on”: quello che – FALSE le versioni che scrivono “Giovanni” (sebbene si intenda proprio lui)
[4] Il verbo significa SOLO: decapitare – NON “far decapitare”
[5] “outos” si traduce: costui – E non “lui”
[6] Omessa la traduzione di “autos”: in persona, proprio lui (spiega appunto il verbo all’attivo del verso precedente)!
[7] Omesso uno dei due verbi presenti nel testo: mandare (aveva fatto mandare ad arrestare) –NON “aveva fatto arrestare”
[8] Stesso errore VOLUTO del versetto precedente, il verbo significa: incatenare, imprigionare, legare – NON “far incatenare” (il testo precisa che Giovanni era “incatenato + “in prigione” , perciò è FALSO scrivere solo “fare imprigionare”)
[9] FALSO “che egli, Erode, aveva sposata”
[10] Omesso “Infatti” d’inizio versetto – ARBITRARIA la versione “Giovanni infatti gli diceva”
[11] Il verbo “neicheω” quando è seguito dal dativo di persona (proprio come qui) si traduce ESCLUSIVAMENTE: rissare, contendere, altercare, schiamazzare ; il tempo è aoristo – non imperfetto! (Erodiade quindi schiamazzava proprio con Giovanni, contendeva a parole con lui, non era evidentemente una donna virtuosa e sottomessa; ed Erode era forse stufo di sentirla sbraitare come una gallina con Giovanni e ha fatto rinchiudere quest’ultimo) – INVENTATO e FALSO “gli serbava rancore”
[12] “cai” congiunzione: e, altresì, per di più – FALSO “ma”
[13] “fobeω”: temere + acc. “Giovanni” – FALSO “aveva soggezione di”
[14] FALSO “sapendo che era un…”: un sacco di aggiunte arbitrarie!
[15] Questo verbo “suntereω” significa: conservare, custodire, mantenere (NON NEL SENSO di proteggere, per la qual cosa il greco avrebbe usato un altro verbo decisamente più appropriato) : Erode manteneva Giovanni, lo sostentava, gli provvedeva ciò di cui aveva bisogno (e certamente senza che Giovanni lo volesse o lo richiedesse) D’altronde Gesù stesso aveva detto che “un operaio è degno del suo nutrimento”, quindi perché scandalizzarsi?? Traduciamo i termini per quello che vogliono dire!
[16] STUPENDA questa immagine di Erode sulla via della conversione! In greco è proprio scritto il verbo “eforaω”: guardare con indifferenza, ed anche: osservare, scorgeva, vedere da lungi, prendere cura (ovvero dopo che Erode ascoltava Giovanni i suoi occhi si aprivano e scorgeva sempre cose nuove divenendo indifferente a molte altre (vanità, cattiverie ecc…) a cui invece teneva dall’altra parte, quell’Erodiade) – FALSO spudoratamente FALSO “era molto perplesso”
[17] “pollà” è plurale neutro di “polus” e si traduce: molte cose. Abbiamo volutamente scritto l’accento sulla “à” perché è proprio da questo che si può distinguere la FALSITA’ delle versioni in commercio che lo traducono FALSAMENTE “molto” come fosse un avverbio
[18] Anche: con piacere
E si presentò un giorno propizio, allorché Erode per il suo anniversario aveva apparecchiato[19] un convito[20] per i suoi più grandi e per i tribuni militari[21] e per i più ragguardevoli della Galilea, ed essendo entrata la stessa figlia di Erodiade per di più danzante[22], piacque ad Erode e ai commensali. Perciò il re ha detto alla fanciulletta[23]: «Chiedimi ciò che desideri, e te lo concederò». E le giurò: «Ciò che mi domanderai te la darò, fin anco la metà del mio regno». E quella essendo uscita ha detto a sua madre: «Cosa domando?» E quella ha detto: «La testa di Giovanni il battezzatore». E rientrata subito in fretta[24] davanti al re[25] domandò dicendo: «Voglio subito[26] mi dia su un asse[27] la testa di Giovanni il battezzatore». E divenuto triste[28] il re[29] a motivo dei giuramenti e dei commensali non volle operare iniquamente contro di lei[30]. E subito il re mandò una guardia del corpo[31] dopo aver ordinato che portasse la testa di quello. E partitosi lo ha decapitato nella prigione, e ha portato la sua testa su un asse e l’ha data alla fanciulletta, e la fanciulletta l’ha consegnata a sua madre. E saputolo i suoi[32] discepoli vennero e alzarono[33] il suo cadavere[34] e lo deposero in una tomba. Anche gli apostoli raccoltisi vicino[35] al (Signore) Gesù[36], Gli raccontarono tutto quanto aveva fatto e quanto aveva insegnato.
[19] Anche: aveva fatto
[20] Con questo termine “deionon” s’indica sempre il pasto principale della giornata: pranzo, desinare, cena, convito – NON “banchetto”
[21] Ovvero i “chiliarchi”: comandanti di 1000 uomini
[22] TRADUZIONE letterale!
[23] Il termine “corasion”, per altro neutro e non femminile, la dice lunga su “quella fanciulletta” infatti significa anche: pupa – FALSO “ragazza”
[24] “euthus” + “metà spoudes”: subito/dritta + in fretta – NON solo “in fretta”
[25] “pros” + acc.: davanti a, in presenza di – NON solo “da”
[26] “subito”, “immantinente”
[27] Il termine “pinax” significa: asse, tavola (non dove si mangia, ma piuttosto dove si scrive) oppure anche piatto di q.sa. che si mangia (es: piatto di carne)
[28] INTERPRETATO e non LETTERALE “ne fu molto rattristato”
[29] COMPLETAMENTE ASSENTE il “ma” che scrivono alcune versioni
[30] Il verbo “atheteω” infatti + accusativo di persona si traduce: operare con perfidia contro q.no. (SOLO per le cose significa anche: trasgredire, respingere, abolire, rifiutare es: “Bellamente respingete il comandamento di Dio per conservare al vostra tradizione” ). Qui però è scritto chiaramente “lei” quindi si deve tradurre letteralmente: non volle operare iniquamente contro di lei (non mantenere un giuramento è operare iniquamente: forse l’aveva imparato ascoltando proprio Giovanni). Inoltre c’erano dei testimoni del giuramento (orkous si traduce sia: giuramenti sia testimoni del giuramento) – FALSO in ogni caso “ dirle di no”, “negarglielo” ecc…
[31] Non è un termine che si legge di consueto quando leggiamo “guardie”, il termine “specoulatωr” è letteralmente: una guardia del corpo
[32] FALSO “di Giovanni” perché precisarlo? È chiaro, infatti, che quando si scrive “suoi” minuscolo non si tratta di quelli del SIGNORE! MA dal momento che tutte le versioni in commercio senza un briciolo di timor di Dio scrivono del SIGNORE come se si trattasse di un uomo qualunque e molto spesso addirittura di una cosa (questa è la verità), è per questo che devono falsificare qui il testo e precisare “di Giovanni” perché altrimenti ci si può confondere! Perché loro scrivono “suoi” minuscolo anche per il SIGNORE! Spero che vi faccia riflettere questa cosa!
[33] “airω”: alzare, sollevare, levare – FALSO ed ARBITRARIO “andare a prendere”
[34] “ptωma”: la cosa caduta, cadavere (no n significa in alcun modo “corpo” neanche “corpo morto”) – FALSO “corpo” (in greco “soma”)
[35] Non “attorno”
[36] è importante evidenziare quando il Nome “Gesù” è preceduto dall’articolo determinativo. Quando ciò accade come in questo caso, sottintende “Signore”: il Signore Gesù
E dice loro: «Su![37] Proprio voi, in disparte in un luogo solitario e fermatevi[38] un poco». Infatti erano molti quelli che andavano e venivano, e avevano opportunità neanche di mangiare. Così partirono sulla barca verso un luogo solitario in disparte. Molti[39] non solo li videro che si allontanavano ma riconobbero anche[40] [quelli][41], e a piedi da tutte le città corsero insieme là[42] e li precedettero[43]. Come furono sbarcati[44] ha visto una folla numerosa, e si è mosso a compassione per loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e cominciò a insegnare loro molte cose. E fattosi già molto tardi i Suoi discepoli dopo esserGlisi avvicinati hanno detto: «Il luogo è deserto, ed è già molto tardi! Mandali via, affinché andandosene verso le campagne e villaggi all’intorno si comprino qualcosa da mangiare». Allora Egli ha risposto dicendo loro[45]: «Date a loro voi da mangiare». E Gli dicono[46]: «Partiti compriamo duecento denari di pane, e diamo a quelli da mangiare?[47]» Ed Egli dice loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E avendolo saputo dicono[48]: «Cinque, e due pesci». E ordinò loro di farli sedere a mensa tutti a gruppi e gruppetti[49] sull’erba verde. Così si adagiarono di aiuole in aiuola[50] per cento e per cinquanta. E avendo preso i cinque pani e i due pesci fissato lo sguardo al cielo ha reso grazie e ha spezzato i pani[51] e li ha dati[52] ai discepoli, perché distribuissero a quelli, egualmente ha spartito i due pesci ad ognuno[53]. E tutti mangiarono e si saziarono[54]! E c’erano[55] dodici ceste di pezzetti sovrappiù anche dai pesci. E coloro che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini[56]. E subito[57] ha obbligato i Suoi discepoli a salire sulla barca e andare innanzi[58] alla parte opposta verso Betsaida, fin tanto che[59] Lui licenziava[60] la folla.
[37] “deῦte”: Su!, Orsu! [Certo Gesù quello che dice, fa per primo; non c’è neanche un verbo di troppo in questa frase di cui la traduzione letterale abbiamo riportata] – AGGIUNTA ARBITRARIA “Venitevene”
[38] Anche: smettete, cessate, riposatevi [Era un modo per sollevarsi gli animi dalla pessima notizia della morte di Giovanni. Giacché come lo seppero i discepoli di Giovanni della sua morte, così lo vennero a sapere Gesù e i Suoi. Assurdo e FALSO dividere questo passo come se si trattasse di due episodi incompatibili l’uno con l’altro!!!]
[39] “polloi” è il soggetto di entrambi i verbi “videro” e “riconobbero”; “quelli” invece, è accusativo (=complemento oggetto, per altro ripetuto tra parentesi quadra nel testo greco [autous]) sono Gesù con gli apostoli e a loro si riferisce il participio “upagontas”: che si sottraevano, si allontanavano (nel senso che “se la svignavano)
[40] In una stessa frase, senza interruzioni di punteggiatura, la ripetizione di “cai… cai…” (= e… e…) si traduce: “non solo…ma anche…”. Aspetto trascurato dalle versioni in commercio.
[41] FALSO “E quelli sopraggiunti li videro e molti li videro partire e li riconobbero;” ove, per altro, sono stati aggiunti almeno due verbi
[42] E NON “accorsero a piedi e giunsero là”
[43] Lo stesso verbo usato da Gesù alla risurrezione “vi precederò in Galilea”
[44] Il verbo è al genitivo plurale – NON al singolare “Come fu sbarcato”
[45] NON “Ma Egli rispose”
[46] Indicativo presente del verbo “legω”: dire
[47] I futuri presenti nel testo sono due: compreremo e daremo e sono da intendersi imperativi (i discepoli chiedono spiegazioni su quanto Gesù voleva praticamente che facessero) – NON “andremo” anche perché il verbo al participio passato significa: andarsene, partire, allontanarsi
[48] FALSO “Essi si accertarono e risposero:”
[49] “sumposia sumposia”: a gruppi e gruppetti
[50] Il termine “prasia” significa: aiuola, gruppo, divisione, sezione (esiste in greco anche il verbo “prasiazω”: dividere in aiuole)
[51] NON “benedisse e spezzò”
[52] NON “dava”
[53] NON “fra tutti”
[54] NON “furono saziati”
[55] AGGIUNTA ARBITRARIA “portarono via” ; l’unico verso della frase è “essere” all’imperfetto plurale
[56] Nel senso dei soli “maschi”
[57] “dopo” è AGGIUNTA ARBITRARIA
[58] NON “precederLO”
[59] NON “mentre”
[60] NON “avesse licenziato”
E avendo salutato quelli[61] è salito sul monte a pregare. E fattosi sera la barca si trovava in mezzo al mare, e Lui solo sulla terra. E avendoli visti affannarsi nel remare, giacché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte Si avvicina a loro camminando sul mare! E voleva andare loro innanzi[62]. Ma quelli avendoLo visto che cammina sul mare, pensarono: “È un fantasma[65]”, e si misero a gridare dalla paura poiché tutti Lo videro e s’erano agitati. Perciò Egli subito ha parlato[66] insieme con loro, e dice[67] loro: «Coraggio voi! IO SONO[68], non siate spaventati!» E salì vicino a[69] loro sulla barca e il vento cessò! E assai inutilmente[70] si stupivano in se stessi! Infatti non avevano compreso il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito[71]. E passati di là[72] sulla terra giunsero a Genèsaret e approdarono[73]. E dopo che essi furono scesi dalla barca subito quelli che Lo avevano riconosciuto andarono attorno tutta quella regione e cominciarono a portare in giro sui lettucci quelli che stavano male, ovunque sentissero: “C’è!”[74]. E ovunque Si recasse in villaggi oppure in città o in campi, in quelle piazze portavano gli ammalati, e Lo pregavano, al fine di toccare l’estremità della Sua veste. E quanti Lo raggiungevano guarivano.
[61]Anche: avendo detto addio a quelli – Ovvero quelli “della folla”.
[62] NON “oltrepassarli”: Gesù non sta giocando all’eroe, è significativo che Lui volesse andare innanzi loro, solo così infatti possiamo essere sicuri di essere al sicuro: se lasciamo stare davanti a noi Gesù!
[63] Il verbo è scritto all’indicativo presente terza persona singolare “è”, ma la frase si può anche scrivere letteralmente essere un fantasma – NON che era un fantasma
[64] Il verbo significa anche: chiacchierare
[65] Indicativo presente! Gesù sta per dire una cosa molto importante!…
[66] FALSO “sono Io” e ancora PIU’ FALSO ANCORA “sono io”: qui è proprio scritto “egω eimi”: IO SONO, il Nome di Dio!!!
[67] FALSO “con”
[68] “lian”= assai + “ec perissou”: inutilmente – NON “enormemente”, “vie più” , “più che mai” ecc…
[69] Letteralmente: incallosito
[70] Il verbo significa: passare di là (di là= dal mare), tragittare + “sulla terra” – FALSO “Passati all’altra riva”
[71] Il verbo “prosormizω” significa solo: gettare l’ancora, approdare – ASSOLUTAMENTE INVENTATO “scesero a terra”
[72] Vogliamo attenerci il più possibile alla traduzione letterale dei tempi verbali, perciò abbiamo tradotto, rettamente, il verbo “essere” alla terza persona singolare tempo presente, come discorso diretto – FALSO “ovunque….si trovasse/fosse/…”
E.A.C. – notiziecristiane.com
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