Il mio nome è Caterina e, prima di tutto, ringrazio il Signore per avermi salvata per la Sua Grazia. Mi sono convertita al mio Creatore in un periodo molto triste della mia vita, in quanto mi stavo separando da mio marito. Ci volevamo bene, ma i problemi economici, i dissapori, i rancori avevano ormai logorata la nostra unione. Non dimenticherò mai quel giorno di due anni fa, quando un servo di Dio, evangelizzando per la strada, incontrò me e mio marito nel suo cammino, mentre noi eravamo affacciati all’entrata del negozio, verso mezzogiorno. Ripensando all’incontro con quell’uomo, devo dire che (come ho saputo dopo) di solito in quell’ora egli finisce il suo servizio di evangelizzazione, ma il piano di Dio era che in quel giorno noi dovevamo essere le ultime persone ad essere evangelizzate. Mio marito in un primo tempo accettò l’opuscolo che quell’uomo gli diede, ma, subito dopo, cominciò a prenderlo in giro. Ma sia io che mio marito venimmo colpiti dall’umiltà e dalla semplicità con la quale quel servo del Signore annunziava l’amore di un Dio vivente, che ci amava anche se eravamo dei peccatori. Non ci presentò una dottrina, una religione, una legge, ma ci rivelò, con la sua testimonianza, come Dio avesse operato nella sua vita. Lo ascoltammo con interesse, e mentre egli parlava sentivamo che la benedizione e la vera pace scendevano nei nostri cuori. Eravamo abituati a mettere Dio da parte; almeno io lo vedevo come un giudice pronto a castigarci. Lo vedevo come un Dio morto appeso in una croce di cui non capivo quale valore avesse avuto la sua morte. Adesso io so che la Sua morte venne completata dalla resurrezione, e per mezzo di questa vittoria noi abbiamo ottenuto la Vita eterna. Prima di salutarci, quell’uomo ci invitò ad ascoltare una predicazione nella Comunità Evangelica di cui faceva parte. Grazie a Dio, la comunità si trovava vicino al nostro negozio, per cui non avevamo nessuna difficoltà per andarci.
Durante il pomeriggio di quello stesso giorno, “miracolosamente”, per effetto della Parola di Dio (poiché i miracoli che Dio compie non sono solo fisici ma anche spirituali), io e mio marito, dopo tanto tempo, ricominciammo a dialogare, parlando soprattutto delle impressioni piacevoli ricevute quella mattina. Quando ci recammo insieme nella Casa del Signore, provai una pace nuova nel mio cuore ascoltando il messaggio della predicazione. Guardando i visi di quelle donne e di quegli uomini che lodavano e adoravano Dio in un modo a me sconosciuto, questo mi procurò una grande emozione. Da quel giorno la nostra vita è cambiata, e adesso siamo ripieni della gioia divina. Diventare cristiani non significa non avere più problemi, ma significa affrontarli con la dignità che il Signore ci ha donato avendoci creati a sua immagine e somiglianza. Rendo onore e gloria al Signore anche per questa mia testimonianza e spero che la luce di Dio possa penetrare nelle coppie di tutto il mondo.
Dio vi benedica
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