Un cristiano del Marocco è stato condannato a due anni e mezzo di prigione e multato per avere evangelizzato. Mohamed el Baldi, di 34 anni, di Ain Aicha, in Marocco, è stato condannato lo scorso 3 settembre, ad un’ammenda di 5000 dirhams (600 dollari USA) per avere “scosso la fede di un mussulmano”.E’ stato arrestato lo scorso 28 agosto dopo una perquisizione in casa, con la confisca di oggetti riconducibili alla sua pratica religiosa, come la Bibbia.
Fare propaganda cristiana è vietato in Marocco dall’articolo 220 del codice penale. La legge non è consentito far si che una o più persone siano forzate a smettere di seguire la loro religione, con la violenza o con minacce.
Secondo questa legge la pena prevista per questo reato da da un minimo di tre mesi ad un massimo di sei di prigione, e una multa tra i 200 e 500 dirhams. Tuttavia el Baldi è stato condannato in maniera molto più severa.
El Baldi che si sarebbe convertito alla fede cristiana da circa sette anni, ha ammesso l’amicizia con due cristiani americani che gli hanno procurato del materiale cristiano ed anche di avere partecipato ad incontri cristiani nelle città di Meknes e Rabat.
Nel coso dell’udienza la madre di El Baldi ha avuto una crisi isterica ed ha invocato Allah perché punisca cinque avesse manipolato la mente del figlio.
Il Marocco occupa il 39° posto nella lista dell’osservatorio mondiale di Open Doors International, relativa ai paesi dove è difficile praticare la fede cristiana.
Nel 2010 un certo numero di cristiani stranieri furono dichiarati come ‘un pericolo’ per il paese ed espulsi.
Dei 33 milioni di abitanti del Marocco, il 99 sono mussulmani. Il rimanete sono in prevalenza cristiani o ebrei.
Da Charismanews.com
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