Il cuore di Dio è un cuore missionario. Egli desidera che il popolo che ha creato viva con Lui per sempre. Questo è il primo motivo per cui ci ha creato, affinché potessimo avere comunione con Lui, conoscerlo e così essere Suoi. Ciò era, ed è il Suo cuore. Egli, dopo tutto, è chiamato il Padre celeste. La caduta dell’uomo non ha cambiato le cose. Dio non ebbe nessun piacere nel portare Adamo fuori dal giardino. Si addolorò per lo stato di peccato della razza umana, prima di distruggere il mondo con il diluvio; avrebbe piuttosto voluto vedere ravvedimento! Ezechiele scrisse: «Provo io forse piacere se l’empio muore? Dice il Signore, l’Eterno. Non ne trovo piuttosto quand’egli si converte dalle sue vie» (Ez. 18:23) Egli è un Dio di vita e non di morte!
Così, quando Dio chiamò Abramo in Genesi 12, non fu per il beneficio di un uomo soltanto, o per il beneficio solo della sua famiglia o solo della sua progenie; piuttosto, attraverso il seme di Abramo tutti i popoli della terra sarebbero stati benedetti. Questo era il desiderio di Dio! Egli diede ad Israele l’obiettivo di essere una nazione sacerdotale, per dichiarare le lodi di Dio a tutte le nazioni, ed Egli fece conoscere il Suo piano ai profeti: tutta la terra sarebbe stata ripiena con la conoscenza della Sua gloria. Poi mandò Suo Figlio.
Leggi lentamente queste preziose parole. Considerale come se fosse la prima volta che le ascolti:«Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo imi-genito figliuolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna» (Giov.3:16)
Questo è il cuore missionario di Dio!
Anziché giudicarci per tutti i nostri peccati, anziché cacciarci via per la nostra ribellione o condannarci per la nostra incredulità, Egli mandò Suo Figlio a morire per noi. Questo è amore.
Gesù fu mandato in missione da Suo Padre. Infatti, Egli rappresentò appieno l’obiettivo cioè, l’Iddio incarnato, l’espressione concreta dell’eterno piano del Signore. Gesù fu un missionario! Egli sapeva molto bene perché era qui.
«E sul tramontar del sole, tutti quelli che avevano degli infermi di varie malattie, li menavano a lui; ed egli li guariva, imponendo le mani a ciascuno. Anche i demoni uscivano da molti, gridando e dicendo: Tu sei il Figliuolo di Dio! Ed egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano ch’egli era il Cristo. Poi fattosi giorno, uscì ed andò in un luogo deserto « (Luca 4:40-44)
«Poiché il Figliuolo dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito» (Luca 19:10)
E poi venne al culmine della Sua missione terrena. Egli depose la Sua vita per i peccati del mondo. Pagò per ogni anima. Morì, poi risorse, completando la prima grande parte del Suo mandato. Adesso era il tempo di mandare i Suoi discepoli. Sarebbe stato loro compito portare tale messaggio in tutto il mondo. Essi non avevano un obiettivo più alto, non un compito più urgente di questo. Così furono le parole conclusive di Gesù ai Suoi discepoli nel Vangelo di Matteo:
«Ogni podestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli…»
In Marco, le parole conclusive del Signore cominciarono con il mandato: «Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura»
Alla fine del Vangelo di Luca il mandato era lo stesso: «Così sta scritto, e così era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno; e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. Or voi siete testimoni di queste cose. Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall’alto.»
Nota attentamente quelle parole: «Voi siete testimoni di queste cose» I testimoni sono chiamati a testimoniare di ciò che hanno visto e sentito. Qual’è l’utilità di un testimone silenzioso? I testimoni devono parlare. Il loro unico scopo è di testimoniare.
Guardiamo ora al vangelo di Giovanni: «Poi Gesù di nuovo disse loro: ‘Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi’. E, detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo’»
Gli apostoli furono mandati proprio come Gesù lo fu! Essi furono missionari. Quella fu la loro chiamata, la loro vocazione, la loro passione. Chi potrebbe immaginare qualcosa di meno?
Riesci ad immaginare una scena in cui Pietro e Giovanni decidono di ritornare a pescare, (dopo tutto, avevano una famiglia da mantenere), o che Matteo tenti di riformare il sistema delle tasse giudaiaco (in fondo, il governo avrebbe potuto usare degli uomini onesti al governo), e Simone lo Zelota decide di organizzare una rivolta pacifista contro Roma (d’altronde, Gesù rinunciò alla violenza, ma non al principio della libertà…?)
«Assolutamente impensabile!» – dici tu. Grazie a Dio, hai ragione. Non è così che si legge nel libro degli Atti. Questo è ciò che dice: «E avendoli chiamati, ingiunsero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesù.» (Atti 4:18-20)
«Ed essi furono del suo parere; e chiamati gli apostoli, li batterono, e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù, e li lasciarono andare. Ed essi se ne andarono dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi d’essere stati reputati degni di essere vituperati per il nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e per le case, non ristavano d’insegnare e di annunziare la buona novella che Gesù è il Cristo» (Atti 5:40-42)
Le minacce non poterono fermarli, i flagelli non li dissuasero, né il martirio li intimidì. Tutto ciò non servì a fermarli dal parlare di Gesù; essi non smisero di insegnare e predicare nel Suo nome. E quando la persecuzione disperse i credenti (tutti, eccetto gli apostoli), continuarono a predicare dovunque andarono. Perché? Non potevano fare altro! Erano stati mandati!
Avevano una commissione da portare a termine, ed essi erano traboccanti di nuova vita.
C’è qualche differenza, oggi? Ci sono molte più persone sulla terra ai nostri giorni che non hanno mai udito il nome di Gesù, di quante ce ne fossero quando Egli era sulla terra. Non dobbiamo noi annunciare loro la Buona Novella? Non è per questo che siamo qui? Alcuni gruppi di persone stanno aspettando da 2000 anni di ascoltare il vangelo, e ancora nessuno è andato con l’unico messaggio di speranza e di vita.
Possiamo giustificare la nostra negligenza? Ricorda ciò che Giacomo scrisse: «Colui dunque che sa fare il bene, e non lo fa, commette peccato». (Giacomo 4:17) Possiamo scusare la nostra indifferenza?
Moltitudini di persone sono nate nelle tenebre, vivono nelle tenebre e soffrono e muoiono nelle tenebre, mentre noi ci culliamo nel lusso, consumati con lo sport, i divertimenti, e le ambizioni egoistiche. Come è possibile tutto ciò? Dawson Trotman, il fondatore dei “Navigatori”, disse: «Il più grande peccato è che il perdono è scritto, ma il tuo vicino va all’inferno perché tu non gli hai dato il messaggio». Questo non spezza il tuo cuore? Tu dici : «Ma io sto pregando che Dio mandi degli operai, secondo come è scritto in Luca 10:2: ‘£ diceva loro: Ben è la messe grande, ma gli operai son pochi; pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella mèsse» Bene, Amen. Continua a pregare. Questo è veramente importante. Ma non dimenticare Luca 10:3: «Andate, ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi» Forse tu sei la risposta alla tua preghiera! Forse il Signore sta dicendo: «Io ho udito le tue preghiere.
Io manderò operai. E tu andrai?»
Ricorda: ci sono persone che solo tu puoi raggiungere, persone che vivono nel tuo mondo, che parlano la tua lingua, che comunicano con te, lavorano o vanno a scuola con te, che si divertono o praticano sport con te. Essi sono il tuo campo di raccolta. Non ti sembra logico che Dio voglia mandarti a raggiungerli? Cosa dici della tua famiglia, dei tuoi amici, dei tuoi parenti, colleghi, vicini? Non sei tu specialmente chiamato e preparato da Dio per raggiungerli? Non sei quello più simile a loro per toccarli? Non sei tu quello più in intimo contatto con loro? Perché non tu?
Ricorda: Finché tutti non sono stati raggiunti, siamo tutti mandati. Finché ognuno non ha udito il messaggio, siamo tutti impegnati. Sì, è vero che abbiamo bisogno di lavorare per sostenerci e provvedere a coloro che dipendono da noi, ed è vero che possiamo avere molti interessi in questo mondo: particolari aree di studio, vita di famiglia, ricreazione e altre cose simili; ma lavorare e seguire altri interessi, non é la ragione primaria per cui siamo qui. Ognuno di noi è qui per fare discepoli. Siamo qui per riprodurci spiritualmente altrettanto bene come facciamo fisicamente. Stai riproducendo anime?
Cosa diresti, se le persone che ti hanno condotto al Signore avessero deciso quel giorno di fare altre cose. Se fosse-ro stati troppo occupati, o si fossero sentiti inadeguati, o avessero pregato affinché qualcun altro avesse fatto il lavoro, o se avessero temuto di essere rigettati, o se semplicemente non si fossero interessati. Dove saresti oggi?
Ho condotto una piccola ricerca negli U.S.A. e in altri paesi. I risultati sono stati sempre gli stessi. Ho chiesto alla comunità: ‘Quanti di voi siete stati salvati tramite le evangelizzazioni di massa?’ Poche mani si sono alzate. Poi ho chiesto: ‘Quanti sono stati salvati attraverso programmi radiofonici o televisivi cristiani?’ Ancora meno mani si sono alzate. ‘Quanti di voi sono stati salvati semplicemente leggendo la Parola per conto proprio, o attraverso un incontro soprannaturale con il Signore?’ Poche mani in più si sono alzate, ma il numero era ancora basso. Ma la stragrande maggioranza ha risposto a quest’ultima domanda: ‘Quanti di voi son venuti al Signore attraverso la testimonianza di un amico, collega, o di un parente?’ Quello sì che funziona! E questo è qualcosa che ciascuno di noi può fare: essere un testimone verso quelli del nostro mondo.
Lo dirò di nuovo: Tu sei mandato! Tu hai una missione! Tu hai un lavoro da compiere! (E anch’io!) E’ la cosa più naturale che possiamo fare.
«Andrea, il fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni ed avevano seguito Gesù. Egli per primo trovò il proprio fratello Simone e gli disse: Abbiamo trovato il Messia (che, interpretato vuol dire: Cristo); e lo menò da Gesù» (Giov.l:40,41).
Andrea udì parlare del Messia. Andrea incontrò il Messia. Andrea presentò suo fratello al Messia. Semplice, no? «Non ancora» rispondi. «Abbiamo bisogno di potenza per essere testimoni». Esatto! Questo è uno dei motivi per cui lo Spirito Santo fu sparso:
« Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi; e allora mi sarete testimoni, in Gerusalemme e tutta la Giudea e in Samaria, e fino alle estremità della terra.» (Atti 1:8) Il battesimo dello Spirito è l’unzione sulla nostra testimonianza! E nota: Gesù non disse: «Quando lo Spirito Santo verrà su voi, riceverete potenza, e voi riderete (o cadrete, o sarete scossi, o piangerete, o sarete congelati). No! Egli disse: «Voi mi sarete testimoni.» Il suo mandato era assolutamente chiaro: «Andate! Io vi mando» E lo Spirito Santo confermerà la vostra testimonianza:
«L’Iddio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi uccideste appendendolo al legno. Esso ha Iddio esaltato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele e remissione dei peccati. E noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che lo ubbidiscono» (Atti 5:30-32).
Siamo tra coloro che stanno ubbidendo? Allora la potenza dello Spirito Santo sarà con noi!
Recentemente, mentre pregavo prima di un incontro a Aberdeen, Scozia, fui colpito da un pensiero. Nel racconto di Matteo sulla liberazione dell’indemoniato Gadareno, i demoni gridarono e supplicarono e gridarono, ma Gesù disse solo una parola: «Andate!» Ed immediatamente i demoni ubbidirono al Suo comando, si buttarono nel lago e morirono nelle acque (Vedi Matteo 8:28-32) Mi son detto: «Questo è sorprendente!» I demoni non hanno una relazione con Gesù, non cantano le Sue lodi, non lo amano, non sono stati redenti dal Suo sangue, non hanno promesso di seguirlo ovunque, o di fare qualunque cosa Egli comandi. No, anzi, lo odiano e lo disprezzano, ma essi sanno che Egli è il Signore e riconoscono la Sua autorità. Quando Egli dice: « Andate!» Essi vanno. E io mi chiedo: Lo faremo noi?
Fonte: http://www.chiesadiroma.it/
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