Mamma Morta Clinicamente Tenuta in Vita per il Figlio

karla-2Un miracolo da parte di Dio; ha guidato i medici a prendere una difficile decisione (ndr). Il dono più prezioso di una madre è dare la vita.

E’ intrinseco nella sua stessa persona ed è questo che ha fatto una giovane mamma morta clinicamente che è stata tenuta in vita per 54 lunghi giorni per dare alla luce il suo bambino.

Lo ha fatto ad ogni costo, contro ogni pronostico e previsione, come se la sua forza, la forza di una mamma morta a soli 22 anni, avesse combattuto e vinto contro la stessa morte per salvare suo figlio e farlo nascere.

Karla Perez stava aspettando il suo secondo figlio nel febbraio scorso, la sua piccola Genesis ha ora già tre anni, quando, dopo aver lamentato un forte mal di testa improvviso, ha avuto un collasso in casa causato da un’estesa emorragia intracranica.

Dopo il ricovero, diversi test evidenziano lo stato irreversibile della giovane mamma che viene dichiarata clinicamente morta.

Ecco allora la decisione sorprendente dei medici, esortati dalla famiglia di Karla di fare tutto il possibile per poter salvare il bimbo che aspettava da sole 22 settimane, troppo poche per poter avere speranze di vita per il bambino.

mamma morta clinicamente tenuta in vita

La mamma morta, clinicamente, viene tenuta in vita per due mesi per dare il tempo al bimbo di poter essere abbastanza autosufficiente e sopravvivere.

La mamma si trasforma così in una culla vivente dove il piccolo Angel si adatta e continua la sua crescita pressoché indisturbato per 54 giorni finché non fosse stato in grado di lasciare il suo ventre.

Il 4 aprile scorso Angel è nato con parto cesareo e pesava poco più di 900 grammi.

Un caso che vanta ben pochi precedenti nella storia clinica e può rappresentare un miracolo della scienza e un “grande sforzo di fede”, ha commentato il vice presidente dell’ospedale Methodist Women’s Hospital, aggiungendo:

“La perdita di Karla è stata sofferta ma l’eredità che ci ha lasciato è preziosa. Sono orgoglioso di ciò che ha fatto tutto lo staff.”

Il dottor Andrew Robertson ha dichiarato: “Abbiamo preso una decisione difficile ma il bambino era sano.”

Angel con la sua nonna, mamma di Karla

Le condizioni di Angel, nato dalla mamma morta che non conoscerà mai, sono delicate ma rimangono stabili, senza complicazioni anche se è ancora ricoverato in terapia intensiva neonatale.

Karla ha anche donato il suo fegato, reni e il suo cuore che hanno salvato la vita ad altre tre persone.

Fonte: Dailymail / Vitadamamma.com/

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