Deuteronomio 23:1,8 “Chi è stato evirato mediante schiacciamento o mutilazione, non entrerà nell’assemblea dell’Eterno. Un bastardo non entrerà nell’assemblea dell’Eterno; nessuno dei suoi discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nell’assemblea dell’Eterno. L’Ammonita e il Moabita non entreranno nell’assemblea dell’Eterno, nessuno dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà mai nell’assemblea dell’Eterno, perché non vi vennero incontro con pane e con acqua per strada, quando usciste dall’Egitto e perché assoldarono contro di te Balaam, figlio di Beor da Pethor in Mesopotamia, per maledirti. Ciò nonostante l’Eterno, il tuo DIO, non volle ascoltare Balaam; ma l’Eterno, il tuo DIO, mutò per te la maledizione in benedizione, perché l’Eterno, il tuo DIO, ti ama. Non cercherai né la loro pace né la loro prosperità, finché tu viva, mai. Non aborrirai l’Idumeo, perché egli è tuo fratello; non aborrirai l’Egiziano perché fosti straniero nel suo paese; i figli che nasceranno loro potranno, alla terza generazione, entrare nell’assemblea dell’Eterno”.
Qui Mosè stava parlando agli Ebrei, della legge di Dio, elencando loro le caratteristiche e i comportamenti che escludevano le persone dalla sua assemblea e li informava anche che per mezzo delle loro colpe la maledizione ricadeva sui loro discendenti fino alla decima generazione.
Ma per il suo infinito amore Dio diede loro degli insegnamenti da seguire attraverso la legge di Mosè mutando così (a motivo del loro cambiamento di condotta) la maledizione in benedizione fino alla terza generazione.
Con questa conoscenza che stiamo acquisendo non possiamo, non comprendere la “vitale” importanza delle nostre scelte di vita e dei nostri comportamenti, perché su essi è basata la nostra benedizione o la nostra maledizione e il giudizio di DIO per noi e per la nostra discendenza.
Deuteronomio 30:19, 20 “Oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra : io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe”.
Questi versetti parlano da sé : Dio desidera che noi scegliamo la via della vita e per mezzo della nostra scelta Egli ci promette la nostra salvezza eterna e quella della nostra discendenza. La nostra scelta, il nostro modo di comportarci e di vivere, la nostra obbedienza agli insegnamenti scritturali ci compromettono, perché su esse è basato il giudizio di Dio.
Oggi l’assemblea dell’Eterno rappresenta il Regno dei cieli e anche se non siamo più sotto la legge, in quanto Gesù Cristo ci ha redenti e ci ha riscattati dal peccato attraverso il suo sacrificio riconciliandoci al Padre, dobbiamo seguire gli insegnamenti che ci ha lasciati Dio attraverso la sua Parola, solo così noi e la nostra discendenza fino alla terza generazione, vedremo la gloria di Dio nelle nostre vite e entreremo a far parte del suo popolo nei cieli.
Salmi 109:17 “Poiché ha amato la maledizione, ricada essa su di lui; e poiché non si è compiaciuto nella benedizione, si allontani essa da lui”.
Dio ci fa’ conoscere entrambe le vie : la via stretta che ci conduce a lui e la via larga che ci porta alla perdizione eterna, Egli ci ama e desidera che noi “scegliamo” la via della benedizione per noi e come sua promessa per la nostra discendenza, ma ci lascia il libero arbitrio di scelta come fece con Adamo e Eva, dei quali conosciamo già la storia e come le conseguenze e la maledizione del loro peccato ricadde anche sui loro figli e sulla loro discendenza.
Daniele 9:24 “Settanta settimane sono stabilite per il tuo popolo e per la tua santa città, per far cessare la trasgressione, per mettere fine ai peccati, per espiare l’iniquità, per far venire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo”.
Dio ci lascia la libertà di scelta, ma abbiamo appena letto che Egli ha “stabilito” un tempo in cui la sua giustizia prevalerà, un tempo entro il quale tu devi fare la tua scelta senza dimenticarti che essa coinvolge anche la tua discendenza.
Galati 4:4,5 “ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione di figli”.
Così come diciannove secoli fa’, nel compimento del suo tempo, Dio mandò suo Figlio Gesù come uomo sulla terra affinché per mezzo di lui si adempisse il suo proposito per l’uomo; anche oggi, viviamo una situazione parallela perché nel compimento del tempo da lui stabilito Gesù Cristo verrà a rapire la sua Chiesa. Se dovesse venire oggi in che posizione ti verresti a trovare dinnanzi al suo giudizio? E a motivo delle tue scelte e dei tuoi comportamenti n che posizione si troverebbero, dinnanzi al suo giudizio, i tuoi figli e la tua discendenza? Vuoi oggi tu, trasformare la tua maledizione in benedizione spezzando ogni catena che lega la tua discendenza e liberandoli fino alla terza generazione? Gesù Cristo ti ama e sta bussando alla porta del tuo cuore, se tu la apri egli entrerà e cenerà con te e tu cenerai con lui e la sua promessa è la salvezza eterna per te e per tutta la tua famiglia. Scegli oggi la via stretta, l’unica via che ti può condurre a Dio, amandolo e obbedendolo nell’osservanza dei suoi insegnamenti, rimanendo fino alla fine dei tuoi giorni nei suoi sentieri, solo così potrai vivere un eternità nella sua casa (nei cieli) e conforme alla sua promessa, la tua benedizione si tramanderà alla tua discendenza fino alla terza generazione. A Dio sia tutta la gloria.
Luisa Lanzarotta – notiziecristiane.com
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