Ma quanto sei paziente e umile di cuore?

Leggendo il vangelo ho notato una cosa bella nella vita di Gesù, e l’ho notata con gioia. Il nostro Signore predicava sempre e ovunque, tutto il giorno, ed essendo anche ‘vero uomo’ oltre che ‘vero Dio’, spesso si stancava, proprio come noi, e di conseguenza si ritirava in disparte per cercare un po’ di riposo. La moltitudine di persone, però, arrivava sempre a irrompere nella sua solitudine, seguendolo a piedi quando Lui se ne andava per “sfuggire” loro. Questo era fastidioso, e per noi sarebbe stato irritante; eppure Gesù non ha mai pronunciato una sola sillaba di rabbia o fastidio.

Non c’era riposo per Lui a causa della folla ansiosa; ma Egli non ha mai detto: “Come mi infastidiscono queste persone!”. No, mai! Il Suo grande cuore Gli faceva dimenticare Se stesso. Era accessibile a tutti e a tutte le ore. Anche i Suoi pasti erano disturbati, ma Egli era gentile verso quegli intrusi “opportunisti”.

Non una volta è stato duro e ripugnante verso chi Lo disturbava. Tutta la Sua vita dimostra la verità della profezia: “Non spezzerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante”. Egli riceve con grazia i deboli e i deboli che vengono a lui, e non ne manda via nessuno a vuoto.

Oggi, noi al posto di Gesù avremmo agito molto diversamente, diciamoci la verità… Per questo è importante meditare la Parola di Dio, affinché notando il comportamento di Gesù verso gli altri, anche noi possiamo agire come Lui, assorbendo il Suo esempio.

Alessio Sibilla


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