Dopo la brutta notizia dell’incidente occorso a Max Biaggi, famoso centauro italiano che, come i suoi colleghi (tutti giovanissimi!), gioca con la vita sfrecciando a 300 orari sui circuiti del mondo, e mentre l’Italia vacanziera si prepara al grande esodo estivo, dopo il caldo di questi giorni (media 30 gradi), la terra torna a tremare con violenza stavolta fra la Grecia e la Turchia: infatti, una serie di scosse comprese fra 4 e 6 di magnitudo hanno fatto sussultare l’isola di Lesbo, epicentro nel mar Egeo, e la provincia di Smirne, in Turchia.
I danni maggiori si registrano in Grecia, dove il corpo senza vita di una donna è stato estratto dai vigili del fuoco dalle macerie della sua abitazione, mentre molte altre persone sono rimaste ferite a causa dei crolli. Secondo i primi dati raccolti dalle autorità competenti, moltissimi abitanti si sono riversati per strada, malgrado il sisma, che ha avuto epicentro nel distretto di Karaburun, nella provincia di Smirne, a una profondità di circa 10 chilometri, abbia provocato ingenti danni solo sul territorio greco. Nell’area di Plomari, sulla costa sud di Lesbo, si sono verificati scene di panico e crolli di chiese e abitazioni, ma le foto amatoriali che arrivano dall’isola riportano alla mente le identiche scene di disperazione e di devastazione del terremoto di agosto e ottobre 2016 ad Amatrice e Norcia: stesse macerie, stesse case sventrate e stesse macchine sepolte da cumuli di detriti per l’elevata intensità della scossa – magnitudo 6.2 -, identica a quella registrata lo scorso anno nelle Marche! Tuttavia, ben consapevole che il solito esperto di turno dirà anche in questo caso che quanto accaduto rientra nella normalità, che la crosta terrestre si muove, che le falde si spingono eccetera, i dati registrati dall’Osservatorio Internazionale dei Terremoti indicano una insolita frequenza di tremori che, da inizio giugno, caratterizzano il nostro pianeta: in appena 12 giorni, la crosta terrestre sussulta da una parte all’altra dell’emisfero con scosse comprese fra 4 e 6 gradi di magnitudo, a conferma che siamo in corso di adempimento con gli avvertimenti scritturali della bibbia.
Pertanto, faremmo bene, dato che ci reputiamo cristiani vigilanti, a non farci distrarre dalle mondanità attuali che potrebbero indurci a “non dare ascolto” ai saggi consigli dell’apostolo Pietro (2^ Pt. 3:14) laddove ci esorta, appunto, a stare in guardia (v. 17).
Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com
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