Mi chiamo Rachele, ho 16 anni e sono di Genova.
Grazie a Dio, nacqui in una famiglia evangelica nella quale fui sempre sostenuta spiritualmente, ma a 9 anni feci il primo di una lunga serie di incubi che accadevano continuamente. Ma la mia speranza fu sempre nel Signore. Incominciai le medie e divenni vittima di bullismo. In quel tempo conobbi un ragazzo che era più grande di me, era figlio di credenti e, apparentemente, sembrava salvato. Divenne il mio miglior amico, gli parlavo sempre, era diventato il mio confidente.
Giunta alla seconda media caddi in depressione e cominciai a provare dei sentimenti verso le ragazze. In più, il mio amico e confidente un giorno mi confessò che era capo di una setta satanica. Io volevo aiutarlo ma, non ero spiritualmente forte per farlo perché ero la prima ad avere dei problemi. Durante questo periodo di depressione cominciai ad essere risentita con Dio perché non mi aiutava. Mi dissi: “se Dio non vuole aiutarmi allora sarà qualcun altro a farlo”. Così questo mio amico mi fece conoscere altri della setta, e decisi di vendere l’anima a Satana. In prima superiore questo gruppo di persone si avvicinarono particolarmente a me: io credevo che lo facessero perché mi volessero bene, invece volevano solo farmi del male. Intanto la mia famiglia vedeva che in me c’era qualcosa che non andava, loro però non sapevano che ero una satanista. Mi chiedevano di andare in chiesa e io puntualmente gli sbattevo la porta in faccia. Così incominciai ad odiarli, perché mi parlavano continuamente di Dio e di andare in chiesa. Mi ripetevano: “Perché non accetti Gesù nella tua vita?” Allora incominciai a pregare seriamente il diavolo. Da precisare che volevo, desideravo peccare contro di loro e contro Dio con peccati tremendi. Ma non riuscivo mai e mi chiedevo perché? Perché i miei genitori e la mia chiesa pregavano per me tutti i giorni. Poi ho incominciato a soffrire di crisi psicotiche, e nel bagno della scuola tentai il suicidio.
Quello stesso anno andai al raduno delle chiese ADI a Fiuggi. Non avendo un buon rapporto con la mia famiglia, sentivo di dover parlare di quel che mi stava succedendo a dei miei zii, confessando loro che appartenevo alla chiesa di Satana, che ero una di loro ma che non avevo ancora fatto del male a nessuno. Gli raccontai tutto, gli feci vedere i siti satanici, gli raccontavo quello che facevano. In realtà loro mi avevano manipolato perché avevo quindici anni, ero vergine ed ero sacrificabile. Con l’aiuto dei miei zii, realizzai che volevano uccidermi, così mi rivolsi nuovamente a Dio per avere la Sua protezione. In verità non amavo veramente Dio, mi rivolsi a Lui solo perchè temevo per la mia vita. Così a casa mia pregavano per me e un giorno fui liberata dalla possessione del maligno, ma non sentivo ancora l’amore e la gioia della salvezza. Così mi allontanai di nuovo… finchè non andai in estate al campeggio di “Cristo è la Risposta” dove il Signore mi liberò per la seconda volta e mi battezzò nello Spirito Santo. Ringrazio Dio che mi ha perdonato nonostante io Lo odiassi: Lui mi ha sempre amata e mi ha voluto sotto la Sua guida dal riparo del maligno.
Ringrazio anche la mia famiglia che serve il Signore e ha sempre pregato per me e mi ha sostenuta. Se non avessi avuto una famiglia credente, chissà oggi dove sarei.
Il Signore sia lodato.
Ferrentino Francesco La Manna
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